Coppia uccisa a coltellate a Spinea: trovato morto l'ex marito, si è suicidato

Inizialmente si era pensato a un omicidio-suicidio

Coppia uccisa a coltellate nello loro abitazione a Spinea: si cerca l'ex marito di lei
​Coppia uccisa a coltellate nello loro abitazione a Spinea: si cerca l'ex marito di lei
Lunedì 21 Novembre 2022, 01:35 - Ultimo agg. 13:18
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Duplice omicidio nella notte a Spinea (Venezia): un uomo e una donna, che vivevano insieme, sono stati trovati uccisi ieri sera a coltellate nella loro casa in via Leopardi. L'ex marito si è suicidato. La scoperta dei cadaveri è stata fatta dai carabinieri, allertati da una figlia della donna, che dal pomeriggio non riusciva a contattare la madre. Inizialmente si era pensato a un caso di omicidio-suicidio, ma in nottata si è fatta avanti la pista del duplice omicidio. 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna, Mynevere Karabollaj, 37 anni, detta 'Verà, si era trasferita qualche anno fa con il marito, anche lui albanese, in una casetta bifamiliare di Spinea.

Da due anni l'uomo era andato via di casa e nell'abitazione 'Verà aveva iniziato a convivere con un connazionale, Flonino Merkuri, 24 anni. È suo il secondo cadavere trovato nell'appartamento di via Leopardi dopo l'allarme dato da una delle due figlie della donna perchè non riusciva più a mettersi in contatto con lei. In casa i carabinieri avrebbero trovato il coltello con il quale è stato compiuto il duplice omicidio. Successivamente i militari si sono recati nel capannone della ditta di Oriago dove l'omicida lavorava e lì hanno ritrovato il suo cadavere.

L'ex marito si è suicidato. Le vittime sono entrambe di origine albanese. Nella casa  gli investigatori avrebbero rinvenuto un'arma da fuoco e un coltello. I due conviventi presenterebbero ferite mortali di arma da taglio. L'intervento degli uomini dell'Arma nella casa è avvenuto intorno alle  22 di domenica. 

LA TELEFONATA

La figlia della donna nel pomeriggio aveva parlato con la madre che, quindi, era ancora viva. Dopodiché non l’ha più sentita e, col passare del tempo, provando a chiamarla e non ottenendo più risposta, ha cominciato a preoccuparsi fino a quando si è decisa a lanciare l’allarme. A tarda sera fuori in strada, lungo via Leopardi, al di là delle barriere installate dagli uomini dell’Arma, amici e familiari, tra i quali c’era chi parlava in una lingua straniera, si lasciavano andare a scene di disperazione e di rabbia per una tragedia i cui contorni non sono ancora definiti ma che ha distrutto delle famiglie.

IL PRECEDENTE

Pochi mesi fa sempre a Spinea un altro omicidio: a fine settembre Alexandru Ianosi, 35 anni, romeno, saldatore della Piping System di Mirano, ha ucciso a coltellate la sua compagna Lilia Patranjel nel salotto del loro appartamento in via Mantegna, nel quartiere Graspo de Ua. Quel’omicidio pare sia stato commesso attorno a mezzanotte e mezza, ora in cui alcuni condòmini avrebbero sentito urla e quindi chiamato i carabinieri: una segnalazione per rumori molesti e schiamazzi a cui i militari avrebbero risposto inviando sul posto una pattuglia; in quel momento, però, i rumori erano finiti e i militari se ne erano andati: è possibile che a quel punto l’uomo avesse già ucciso, quindi, la compagna. Alexandru aveva riferito di essere svenuto subito dopo l’omicidio e di aver chiamato le forze dell’ordine al suo risveglio, intorno alle 5 del mattino.

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