Oscurati 5.500 siti illegali: 15 indagati prendevano il reddito di cittadinanza

Oscurati 5.500 siti illegali: 15 indagati prendevano il reddito di cittadinanza
Oscurati 5.500 siti illegali: 15 indagati prendevano il reddito di cittadinanza
di Michela Allegri
Mercoledì 11 Novembre 2020, 08:26 - Ultimo agg. 11:35
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Il business era milionario: offrire sottobanco - dietro un abbonamento da una decina di euro - i contenuti tv più esclusivi: da Sky a Netflix, fino a Disney+. Più di 5.500 siti illegali di live streaming e 350 canali Telegram che trasmettevano contenuti protetti in tutto il mondo sono stati oscurati dalla Finanza. E sono anche stati sequestrati 10 milioni e 600mila euro all’organizzazione criminale che gestiva il giro e che aveva contatti anche con la criminalità organizzata. Gli indagati sono in tutto 23. Uno dei capi del gruppo è stato arrestato. I pagamenti degli abbonamenti avvenivano anche tramite criptovalute. Nonostate il giro di affari fruttasse cifre da capogiro, 15 degli indagati percepivano anche il reddito di cittadinanza. Si tratta del terzo capitolo della maxi-inchiesta della procura di Napoli sulla trasmissione non autorizzata su rete internet - la Internet Protocol Television - iniziata lo scorso anno.

L'operazione "The perfect storm" è stata svolta dalla Finanza e dalla Polizia postale, con il coordinamento del procuratore Giovanni Melillo, dell'aggiunto Vincenzo Piscitelli e del pm Valeria Sico.

I siti oscurati trasmettevano in tutto il mondo. E anche i clienti sono finiti sotto inchiesta. Il 6 novembre, mentre guardavano in streaming illegale una partita di calcio, le trasmissioni si sono improvvisamente bloccate e sui loro schermi è comparso un avviso dell'autorità giudiziaria: «Questo sito è stato sottoposto a sequestro». Per uno dei responsabili dell'organizzazione sono scattate le manette, mentre sono stati fatti sequestri e perquisizioni sia in Italia che all'estero: Malta, Spagna, Germania, Bulgaria, Grecia, Lituania, Slovenia, Svezia, Belgio, Romania, Olanda e Francia. Oltre al denaro, sono state confiscate anche 5.500 risorse informatiche utilizzate dall’organizzazione per la diffusione e la vendita illegale di contenuti in violazione del diritto d’autore. Sequestrati anche 334 account PayPal destinati alla raccolta del denaro. Le indagini sono state condotte con strumenti tecnologici innovativi, compreso un sofisticato software di Intelligenza Artificiale per l’analisi dei Big Data, che ha permesso anche di identificare i clienti in tutto il mondo: sono già emersi 50 milioni di utenti, quasi 5 milioni solo in Italia. Dagli accertamenti è emersa l'esistaenza di un sistema articolato, a carattere piramidale, rappresentato da piattaforme informatiche di ultima generazione alimentate simultaneamente da numerose «sorgenti di contenuti» europee che permettevano l'accesso abusivo alle principali pay Tv.

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