Allenamenti individuali. Distanza tra le persone di due metri nelle palestre e di 10 metri quadri nelle piscine. Igienizzazione obbligatoria degli attrezzi dopo l'uso. Sono le regole che con ogni probabilità andranno seguite alla riapertura, ritenuta vicina, di palestre e piscine. Le stesse regole fissate a febbraio dal Comitato tecnico scientifico. La data non è stata ancora stabilita. Ma la decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente dal consiglio dei ministri la prossima settimana. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le misure già suggerite dal Cts e da cui si dovrebbe partire per fissare le nuove regole.
Le distanze
Prima di tutto le distanze interpersonali.
Le differenza tra zone
Infine nel documento di febbraio si è fatta una distinzione tra zone arancioni e gialle. Nelle prime le palestre e le piscine possono consentire le attività sportive di base individuali e dilettantistiche non di squadra o di contatto, oppure gli allenamenti individuali per le attività sportive di contatto e di squadra. Nelle zone gialle, invece, saranno probabilmente possibili anche gli allenamenti per gli sport dilettantistici di squadra e di contatto.
Il confronto
Le proposte sul calendario e sulle regole per riaprire parallelamente cinema, teatri, musei e palestre sono state messe sul tavolo dalle Regioni in vista del confronto con il governo. E l'ipotesi è quella di riaprire a maggio. L'incontro della Conferenza Stato-Regioni si terrà nelle stesse ore della riunione dei tecnici del ministero della Salute che dovrà valutare gli ultimi dati epidemiologici e precederà di 24 ore la cabina di regia tra i partiti della maggioranza nella quale verrà definito il nuovo pacchetto di misure, compreso il prolungamento dello stato di emergenza, probabilmente fino al 31 luglio.
«La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal consiglio dei ministri» conferma il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Ma quando si riapre? Date ancora non ce ne sono e il braccio di ferro nel governo è ancora in atto tra chi chiede una ripartenza prima della fine di aprile e chi invece invita ad aspettare la scadenza dell'attuale decreto, cioè il 30 aprile.