Paracadutista morto a 32 anni, la fidanzata: «Un sussulto mentre dormiva, così se n’è andato il mio Davide»

La tragedia si è consumata nella notte tra domenica e lunedì a Ca’ Morosini di Sant’Urbano, nella casa famigliare della compagna

Davide Dalla Pria con la fidanzata Sofia
Davide Dalla Pria con la fidanzata Sofia
di Giovanni Brunoro
Mercoledì 24 Aprile 2024, 09:52 - Ultimo agg. 25 Aprile, 09:31
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Degli strani movimenti, come sussulti, durante il sonno. Il tentativo di rianimarlo, i soccorsi, l’angoscia nel vedere che ormai non c’era più nulla da fare: Davide Dalla Pria se n’era andato in pochi istanti, senza soffrire ma lasciando sgomenti la fidanzata Sofia Borghesan, i genitori Lorenzina e Giuseppe e la sorella Daria. Il 32enne di Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova, paracadutista della Folgore da cinque anni in servizio all’8. reggimento di Legnago, è morto per un sospetto infarto cardiaco. La tragedia si è consumata nella notte tra domenica e lunedì a Ca’ Morosini di Sant’Urbano, nella casa famigliare della compagna. Davide, di grado caporalmaggiore scelto, era tornato venerdì dalla caserma Cecchignola di Roma: aveva appena superato brillantemente il corso per diventare geniere guastatore e attendeva di riprendere il servizio con quella nuova, agognata, qualifica. Ma i suoi sogni si sono infranti poche ora prima.

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IL LUTTO

La notizia della morte di Davide si è rapidamente diffusa, soprattutto fra i tanti colleghi che negli anni erano entrati in contatto con lui. Nei profili social dei commilitoni si sono moltiplicati messaggi di cordoglio pieni di dolore e affetto per Davide, a cui tutti augurano gli stessi "cieli blu" che tante volte lui aveva visto lanciandosi col paracadute. Il ragazzo era tanto determinato nel lavoro quanto affettuoso nel privato. Il suo più grande amore era Sofia: stavano insieme dai tempi della scuola e avevano appena acquistato una casa a Ospedaletto per trasferirsi e, come sognavano, allargare la famiglia.
La ragazza è affranta: «In pochi minuti la mia vita è finita. Non mi capacito di cosa sia successo, perché Davide il giorno prima stava benissimo». È stata la compagna, che dormiva accanto a lui, ad accorgersi che qualcosa non andava, prestare i primi soccorsi e tentare una disperata manovra di rianimazione.
Nel frattempo, la sorella Daria era nella casa di famiglia di Ospedaletto: «La mamma di Sofia ha chiamato i miei genitori verso le due di notte. Non mi hanno svegliato e ho appreso del fatto solo alle 5.30. All’inizio, ero un po’ arrabbiata perché non mi avevano portato da lui, ma ora apprezzo il gesto. Nel mio cuore conservo il ricordo di venerdì scorso, quando Davide è tornato e abbiamo pranzato in famiglia a casa nostra. Ora sto aiutando mamma e papà con le pratiche per il funerale. Lo vestiremo con l’uniforme da cerimonia».

IL LAVORO

Davide Dalla Pria era un ragazzo estremamente devoto al lavoro. Al corso di geniere guastatore era arrivato secondo in graduatoria e si rammaricava di non essersi classificato primo. Prosegue Daria: «Ho proposto di incidere sulla sua lapide il suo motto, "Per merito, non per conoscenza. Per passione, non per convenienza". Questi erano i valori della sua vita».
Oltre al lavoro in caserma, Davide seguiva alcune attività parallele incentrate sulla disciplina militare. Tra queste, aveva fondato con un amico il progetto Counterignorance, che organizza corsi al poligono di tiro per insegnare le tecniche di sparo.

Il profilo Instagram di Counterignorance conta oltre 15mila follower e Dalla Pria era molto conosciuto tra i professionisti del settore. «Perché la morte è così ingiusta? Perché si porta sempre via i figli migliori? Perché sono sempre i più buoni a pagare? - ha commentato un amico - La verità è che la vita è imprevedibile, ti dà tutto e ti toglie tutto prendendosi gioco di te. Lo sappiamo perché Davide non è il primo dei fratelli che in modo ingiusto ci lascia e raggiunge quell’angolo di paradiso riservato ai santi, ai martiri e agli eroi». La salma di Davide Dalla Pria è all’obitorio di Padova. Un esame autoptico verrà effettuato per chiarire le cause del decesso.

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