Ragazzo picchiato a Milano perché gay: aggredito da dieci persone, ferite alla testa e al torace

Ragazzo picchiato a Milano perché gay: aggredito da dieci persone, ferite alla testa e al torace
Ragazzo picchiato a Milano perché gay: aggredito da dieci persone, ferite alla testa e al torace
Domenica 29 Dicembre 2019, 10:55 - Ultimo agg. 18:41
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Picchiato perché gay. Un venticinquenne è stato aggredito la notte scorsa in zona Porta ticinese, tra i luoghi più noti della movida di Milano, perché gay, ha raccontato agli agenti della Polizia locale. Ha riferito di essere stato circondato da una decina di persone, intorno a mezzanotte, e di essere stato colpito anche con un coccio di bottiglia.

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Si era avvicinato, con il volto sanguinante, alla pattuglia della Polizia locale in servizio in corso di Porta Ticinese, una delle zone più frequentate della movida milanese. Era intorno a mezzanotte e il ragazzo di 25 anni aveva una ferita lacerocontusa in testa e varie ferite al corpo. «Mi hanno circondato almeno otto persone, forse dieci, mi hanno insultato e picchiato perché sono gay», ha raccontato a fatica, ancora non è chiaro se alla pattuglia o ai soccorritori del 118.

Nel suo racconto la violenza, fatta di calci, pugni e appunto un coccio di bottiglia sulla testa. Il ragazzo è stato portato all'ospedale Policlinico, in condizioni non gravi ma sotto choc. È stato dimesso in mattinata e ha riportato ferite giudicate guaribili in dieci giorni. Allo stato non risulta che il giovane abbia sporto denuncia, ma gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona di Porta Ticinese, a quell'ora molto frequentata per via dei numerosi locali, e sono alla ricerca di testimoni per dare un volto agli aggressori.

Forse i frequentatori della movida potrebbero aver visto qualcosa e dare indicazioni sul gruppo che ha agito, dieci contro uno, contro un ragazzo perché gay. Tutto ciò in un orario in cui la zona è densamente frequentata, soprattutto da giovani e studenti che affollano i pub che offrono drink a prezzi contenuti. Gli investigatori sono in attesa di sentire l'aggredito che potrà fornire elementi utili per identificare gli autori dell'aggressione a sfondo omofobo.

Sulla vicenda prende posizione il Gay center con il suo portavoce, Fabrizio Marrazzo: «Esprimiamo solidarietà al giovane aggredito ieri sera a Milano, purtroppo quanto accaduto è solo la punta dell'iceberg, ogni giorno oltre 50 persone in Italia sono vittime di omofobia e transfobia, dati del nostro numero verde 800713713 Gay Help Line, e purtroppo come in questo caso quasi nessuno denuncia. Per questo facciamo appello al premier Conte al fine che si approvi al più presto una legge che contrasti l'omofobia, ma sopratutto prevenga e dia supporto alle vittime». «Molto spesso per le vittime lesbiche, gay, bisex e trans denunciare le violenze subite li mette a rischio di ulteriori discriminazioni, a scuola, in famiglia sul posto di lavoro - conclude Marrazzo -.Per questo vanno garanti servizi di supporto alle vittime come centri antiviolenza e case rifugio per renderli liberi di denunciare».



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