Aveva trovato il modo per "convertire in denaro" i benefici della card del Reddito di Cittadinanza riuscendo a riciclare ben 213mila euro nel suo negozio di telefonia e internet point. La truffa però è stata scoperta dai Carabinieri del gruppo tutela del Lavoro di Milano che questa mattina hanno arrestato il cittadino bengalese titolare del negozio. L'accusa è di riciclaggio continuato e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento e il gip di Milano ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari su richiesta della locale procura.
Così monetizzavano la card Rdc
La truffa ai danni dello stato era architettata in modo da "monetizzare" i benefici della card Rdc, che può essere utilizzata solo per determinati acquisti di prima necessità. Partecipavano alla truffa persone, per lo più cittadini Somali che avevano ottenuto l'Rdc senza averne i requisiti. Funzionava così: veniva "pagato" l'intero credito della carta mediante versamenti senza causa sul pos.
Si stima che la somma "riciclata" sia di circa 213mila euro, mentre l'indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati è stata quantificata in 1.100.000 euro.
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Le indagini
Le indagini erano scattate nel mese di febbraio 2021 a seguito degli esiti di un'attività di monitoraggio del fenomeno dell'indebita percezione del reddito di cittadinanza, che ha portato i militari ad individuare numerosi cittadini di origine somala che percepivano il reddito di cittadinanza senza possederne i requisiti.
Si è poi accertato, attraverso una minuziosa analisi dei flussi finanziari, che questi effettuavano anomali e ricorrenti acquisti con la carta del reddito di cittadinanza presso un esercizio commerciale di telefonia di Milano. Gli ulteriori approfondimenti investigativi effettuati a carico del gestore dell'esercizio commerciale, condotti anche attraverso l'esame di tabulati telefonici e le intercettazioni, hanno permesso di scoprire la "tecnica" messa in atto a partire dall'ottobre 2020.
244 persone coinvolte, tutti extracomunitari
In tutto 244 le persone coinvolte nel periodo di tempo interessato dalle indagini: 232 di queste, individuate quali indebiti percettori, sono state deferite alle procure di Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino, per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio Rdc e di truffa aggravata.
Tutti sono extracomunitari ed in particolare, 210 (il 90%) di nazionalità somala. I restanti 12 soggetti, in possesso dei requisiti, sono stati segnalati all'Inps per l'indebito utilizzo del beneficio. Questa mattina, i carabinieri hanno anche proceduto al sequestro per equivalente della somma illecitamente accumulata dall'indagato, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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