Un omicidio e tre violenze sessuali per Davide De Simone che si spaccia per mago e santone antimalocchio: arrestata anche la moglie

Reggio Calabria: spinge un disabile a sospendere le cure, poi muore. Arrestato mago De Simone
Reggio Calabria: spinge un disabile a sospendere le cure, poi muore. Arrestato mago De Simone
Lunedì 1 Marzo 2021, 07:03 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 03:50
4 Minuti di Lettura

I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato Davide De Simone, di 40 anni, che si spaccia per mago, con l'accusa di omicidio colposo. La vittima era un disabile mentale. L'arresto è stato fatto in esecuzione di un un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi, Barbara Borrelli su richiesta del procuratore facente funzioni Giuseppe Casciaro e del sostituto Giorgio Panucci. Ai domiciliari è finita la moglie di De Simone, V.G. di 37 anni accusata di ricettazione.

Roma, finto sceicco truffava registi e imprenditori: a processo

L'uomo, secondo l'accusa, era riuscito a raggirare un disabile mentale spingendolo a sospendere una cura farmacologica e a rifiutare un intervento, cosa che lo ha portato al decesso. Davide De Simone, oltre che per il reato di morte come conseguenza di altro delitto, è accusato anche di truffa, ricettazione, violenza sessuale, circonvenzione di persona incapace, detenzione abusiva di armi e truffa aggravata.

L'inchiesta è iniziata nel gennaio 2019 quando i carabinieri sono intervenuti all'interno di un ufficio postale a Reggio Calabria, allertati da una segnalazione giunta al 112 da parte del direttore della filiale preoccupato per l'atteggiamento di un avventore e di una donna. Si trattava di De Simone e della moglie i quali, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di vari monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro.

Monili d'oro per liberare un'anziana dal malocchio, finta maga arrestata a Ceccano

Torino, costringevano ragazze a riti sessuali per liberarle dai problemi: arrestati "maghi" truffatori

Gli accertamenti investigativi dei militari hanno consentito di scoprire che il mago e la moglie erano una coppia di abili truffatori in cerca di poveri malcapitati a cui promettere la «miracolosa» risoluzione di problemi sentimentali o di salute in cambio di soldi.

Stando all'indagine, il modus operandi era sempre lo stesso: il mago, approfittando della fragilità e della vulnerabilità delle sue vittime, convinte di essere colpite da negatività o sfortune, e facendo leva su una delle tradizioni popolari più radicate, con amuleti e talismani portafortuna venduti a peso d'oro, procedeva all'incantesimo con la promessa di sconfiggere il «maligno». In alcuni casi, vantando poteri soprannaturali, decantava di riuscire a curare una malattia o riconquistare il partner perduto. Durante la celebrazione di alcuni rituali esoterici, De Simone è riuscito anche ad abbindolare e violentare tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella. Per farlo, le aveva convinte ad eseguire «un rito sessuale con lui, per il tramite dello spirito santo».

Di origini siciliane, in Calabria esercitava nella città dello Stretto e a Gioia Tauro. L'inchiesta è iniziata nel gennaio 2019 quando i carabinieri sono intervenuti all'interno di un ufficio postale a Reggio, allertati da una segnalazione giunta al 112 da parte del direttore della filiale preoccupato per l'atteggiamento di un avventore e di una donna. Si trattava di De Simone e della moglie i quali, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di vari monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro.

Per il gip, Davide De Simone era «un vero e proprio professionista dell'inganno, pronto ad approfittare dei momenti di defaillance e delle debolezze delle persone, dando false speranze in cambio di denaro». Oltre a farsi consegnare soldi dai malcapitati clienti, nell'ambito dell'inchiesta è emerso che il fantomatico mago ha abusato sessualmente di tre donne. Le violenze avvenivano nello studio di Gioia Tauro dove De Simone avrebbe abusato anche di una donna sotto cura farmacologica che aveva già tentato il suicidio.

Assieme alla morte dell'invalido è l'episodio più raccapricciante dell'inchiesta. Nell'ordinanza di arresto, in cui il giudice ha sottolineato la «spiccata personalità criminale» dell'indagato, che «alle vittime di sesso femminile in uno stato di maggiore fragilità e depressione, e pertanto più vulnerabili, egli ha riservato il trattamento più crudele, perché proteso non solo più al denaro, ma alla violazione dell'intimità sessuale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA