Coronavirus, Spallanzani: «Niccolò negativo al test». Ma il ragazzo resterà in isolamento

Coronavirus, Spallanzani: «Niccolò negativo al test». Ma il ragazzo resterà in isolamento
Sabato 15 Febbraio 2020, 18:38 - Ultimo agg. 19:23
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È tornato in Italia Niccolò, lo studente diciassettenne di Grado bloccato per due volte a causa della febbre a Wuhan, la città cinese focolaio del coronavirus. Ed è risultato negativo al test. Un sollievo per il ragazzo che ora dovrà completare il periodo di isolamento, previsto dai protocolli, presso l'ospedale Spallanzani di Roma.

IL COMUNICATO «Il test al Coronavirus effettuato all'Istituto Spallanzani su Niccolò, il ragazzo italiano rimpatriato questa mattina dalla Cina, è risultato negativo. Il giovane completerà ora il periodo di ricovero in isolamento». Lo comunica la direzione sanitaria dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
 

 


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NICCOLÒ, LA GIORNATA DEL RIENTRO  Il volo dell'Aeronautica Militare è atterrato stamattina pochi minuti dopo le 7 all'aeroporto di Pratica di Mare poi, a bordo di un'ambulanza speciale, è stato accompagnato fino allo Spallanzani per il ricovero in isolamento e i nuovi accertamenti. È tornato a 'casà Niccolò, lo studente diciassettenne di Grado bloccato per due volte a causa della febbre a Wuhan, la città cinese focolaio del coronavirus.

Le sue condizioni sono state definite dai medici «buone». «Presenta una febbricola e non manifesta altra sintomatologia. Appare sereno e di ottimo umore» è stato evidenziato nel bollettino medico diramato qualche ora dopo il suo arrivo. In serata si conosceranno i risultati del nuovo tampone naso-faringeo che gli è stato effettuato stamattina. «Sono felice di essere tornato in Italia», avrebbe detto a chi ha avuto modo di parlare con lui qualche istante.

Per i prossimi giorni il suo mondo sarà confinato alle mura di una stanza e potrà comunicare al di là del vetro attraverso un citofono. Niccolò rimarrà in isolamento in una camera dello Spallanzani assistito dal personale sanitario. A fargli compagnia libri, tablet e cellulare con cui potrà comunicare per sentirsi meno solo. Potrà leggere, studiare, ascoltare musica e mangiare quello che vuole. Con l'arrivo a Pratica di Mare è finito un incubo per lo studente friulano. Chi lo ha potuto incontrare lo ha visto tranquillo e sereno.  «Niccolò mi ha chiesto del prosciutto e ha parlato con la madre al telefono», ha detto l'assessore regionale alla salute Alessio D'Amato che si è recato allo Spallanzani.

Per domani è atteso l'arrivo di alcuni parenti da Grado, pronti a soddisfare i suoi desideri portandogli alcune cose che ha richiesto per far trascorrere più velocemente questi lunghi giorni. A bordo dell'aereo con cui è rientrato Niccolò , allestito per «garantire il trasporto in bio-contenimento», c'era anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, fiducioso sulle condizioni del ragazzo («non credo si sia infettato») mentre ad accoglierlo a Pratica di Mare il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha sottolineato: «Abbiamo mantenuto la promessa fatta ai genitori», aggiungendo: «Con oggi abbiamo completato il processo di evacuazione di tutti gli italiani». Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato: «Siamo molto soddisfatti di averlo riportato qui, dopo i due tentativi precedenti». Intanto il sindaco di Grado, Dario Raugna, ha incontrato la famiglia del ragazzo. «Sono in contatto con papà e mamma: sono estremamente tranquilli e lo è anche Niccolò che riesce a chattare e sentire famiglia e amici - ha detto il sindaco -. Sono tutti più sereni perché il ragazzo finalmente è ritornato in Italia, questa è una cosa molto importante. Adesso aspettiamo che passino queste due settimane e si potranno finalmente riabbracciare».

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