Dai live di Renato Zero alla mostra su Lucio Dalla, weekend di grandi eventi a Roma, tra le note e non solo

Renato Zero
Renato Zero
di Valeria Arnaldi
Venerdì 23 Settembre 2022, 10:22
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Riflettori accesi sul Circo Massimo: sarà la musica la grande protagonista del fine settimana capitolino, con Renato Zero. NOTE. Prende il via il 23 settembre il cartellone di live “Zerosettanta” con cui Renato Zero, fino al 25, e poi, di nuovo, il 28 e 30 settembre e il primo ottobre, per la prima volta salirà sul palco al Circo Massimo, ripercorrendo la sua carriera, dagli esordi ad oggi, di successo in successo. Un modo per festeggiare insieme ai suoi sorcini e nella sua città i settant’anni - è nato il 30 settembre 1950 - con un inevitabile ritardo dovuto alla pandemia, ma non con meno emozione.

Non solo zero. All’Auditorium Parco della Musica, il 23 e il 24 settembre, proseguono gli appuntamenti del “Back to the future Live Tour” di Elisa.

Il 25, invece, nella stessa sede, la scena sarà per “Stefano”, serata in memoria di Stefano D’Orazio, con Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Riccardo Fogli e tanti ospiti, primo tra tutti Fiorello. Il 24, Lirico en La Casa, sarà sul palco  di Fiesta  Festival Internazionale di Musica Latino Americana per l’ultimo concerto live della stagione. Intanto, il 23 settembre Vinicio Capossela, con il live “Quo Vadis Homine”, aprirà il “Roma Unplugged Festival”, ospitato fino al 25 al Parco Archeologico dell’Appia Antica.

MOSTRE. La musica conquista anche gli spazi espositivi:  primo fine settimana al museo dell’Ara Pacis - dove rimarrà fino al 6 gennaio  - per “Lucio Dalla - Anche se il tempo passa”, organizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare e curata da Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, prima mostra sul cantautore, che, a dieci anni dalla sua morte, forte del successo bolognese, ne ripercorre storia e arte, tra brani e passioni. Nel percorso, oggetti, documenti, copertine dei dischi, video, abiti di scena, locandine dei film, la collezione di berretti e cappelli dell’artista. Oltre dieci le sezioni nel percorso, dallo sguardo sulla famiglia e sulla sua infanzia al clarinetto, da cinema, teatro, televisione all’arte, fino a “L’Universo Dalla”, con decine di foto che lo vedono con personaggi della cultura, cantanti, collaboratori. Una sezione inedita è dedicata al rapporto del cantautore con la Capitale, dove Dalla si trasferì ad appena diciassette anni.

Un viaggio intenso alla scoperta e riscoperta dell’uomo e dell’artista, frutto di una lunga e approfondita ricerca di materiali e di memoria. «Dalla era unico - commenta Nicosia - il titolo della mostra dice che era immortale. In mostra, molti materiali inediti. Ho ricostruito il percorso anche tramite le testimonianze di suoi amici e colleghi».  In occasione dell’inaugurazione della mostra, a ricordare l’artista sono stati Renzo Arbore e Carlo Verdone. «Aveva doni straordinari: grande fantasia ed ecletticità, attingeva a tutte le musiche del mondo partendo dal jazz - ha detto Renzo Arbore - E poi era dominato dalle passioni. Oltre a Caruso, avrebbe potuto far conoscere il suo repertorio anche all'estero».  E ancora, «Sono il più antico amico di Lucio Dalla. Sua madre veniva a vendere 'la moda di Bologna' a Foggia, la mia città. Una volta, avevo 7 anni, mi chiesero di occuparmi di questo bambino irrequieto di qualche anno più piccolo, mi fu affidato perché lo trastullassi». Per Verdone, il ricordo di Dalla è ovviamente legato al film “Borotalco”. «Il mio rapporto con Lucio inizia quando scrivo il film più importante della mia carriera: Borotalco - ha affemato Verdone - Volevo che fosse un film che rappresentasse nel migliore dei modi l'inizio degli anni Ottanta, anni di riscatto, dopo un decennio pieno di tormenti. Dovevano essere una sorta di Rinascimento, anche partendo dall'ascolto di una nuova musica. Quando cominciammo a capire chi era Lucio Dalla, intuimmo che quella era la colonna sonora che avrebbe accompagnato quel decennio. Lo convinsi a darmi alcuni suoi brani, ma lo feci anche arrabbiare quando vide sui manifesti il suo nome più grande del titolo del film. Mi disse che non avevo palle, che non sapevo confrontarmi con il produttore. Alla fine si emozionò. Diventammo grandi amici». L’esposizione, dopo la tappa romana, sarà ospitata a Napoli, Pesaro e Milano, per poi proseguire il suo cammino all’estero.

È il primo weekend anche per “Capogrossi. Dietro le quinte”, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, fino al 6 novembre: l’esposizione è l’evento di apertura delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla scomparsa dell’artista, che coinvolgeranno venticinque musei in Italia. Sono oltre trenta i dipinti e una ventina le opere su carta che compongo l’iter.

Obiettivo, raccontare la sua doppia anima, che poi doppia non era, portando in primo piano il cuore della sua ricerca, ovvero l’indagine dello “spazio” vitale dell’uomo, motore e fine del lavoro. Ecco allora, il figurativo che contiene in sé la radice dell’astratto, trasformando le emozioni in scena. Ed ecco anche il “segno”, che si fa misura dello spazio interiore e sua espressione.

Novità espositiva anche al Museo delle Mura, che fino al 5 novembre, ospita la mostra “Pharmakon. Episodio 2”, curata dall’Associazione Gandhara, composta da un collettivo di giovani curatrici. E giovani sono pure gli artisti esposti, tutti nati negli anni Novanta: Guia Bertorello, Sofia Bordin, Julia Creuheras, Tonino Pepe, Jeronim Horvat. Nel percorso, installazioni, video, scultura, guardando anche all’arte povera. Obiettivo è guardare alla ricerca artistica delle nuove generazioni.

FESTIVAL. Si apre il 23 settembre “Romadiffusa”, festival culturale itinerante, che fino al 25 settembre, vedrà protagonista il quartiere Trastevere Ripa, aprendo al pubblico cortili nascosti, botteghe artigiane, gallerie d’arte e studi privati. Per guardare in modo nuovo alla città e scoprirne storie e “segreti”. In programma, eventi gratuiti aperti a tutti, alcuni su prenotazione, dalle arti visive alla letteratura, dalla musica al cibo, dai workshop di artigianato allo yoga e dal teatro alla danza.

Prende il via il 23 anche il Roma International Buskers Festival al Porto Turistico di Roma, festival degli artisti di strada, giunto alla sua terza edizione, che proseguirà fino al 25. Protagonisti, acrobati, giocolieri, musicisti, professionisti dello spettacolo di strada, da Lev Radagan, Danielle De La Wonk, i Circensema, Adriano Bono, a Neuforia, Caracca Tamburi Itineranti e la band lucchese Baldo degli Ubaldi. Ogni giorno, laboratori circensi con Circensema e Wonky Monkeys.

TEATRO. Ricordi personali e memoria collettiva si fondono nel noto monologo “Italia – Brasile 3 a 2. Il ritorno” di Davide Enia, che ne è anche interprete e, in versione aggiornata e rivisitata, lo porterà in scena, il 23 settembre, per una serata unica nella piazza del Maxxi, a quarant’anni dalla vittoria e a venti dal debutto dello spettacolo. «Italia Brasile 3 a 2 è uno spettacolo felice, che trasmette senso di comunità e di appartenenza - spiega Enia - Sia per la gioia della vittoria sia per quella di ritrovarsi insieme per condividere, corpi in mezzo ad altri corpi. È uno spettacolo che ha una forte fisicità, crea empatia. Quella partita mitica di quaranta anni fa ha mostrato un calcio ancora possibile, ha unito gli italiani, è diventata l’unico momento felice condiviso di coscienza collettiva. E come nella tragedia nell’antica Grecia, il suo effetto liberatorio tende alla catarsi, tramite la gioia. È il sapore della vittoria. È Dioniso che segna di puntazza arraggiata all’incrocio dei pali».

“Padre Nostro – diritto allo scandalo”  è lo spettacolo docu-teatrale multimediale, che, il 25 settembre, andrà in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo: il lavoro è  basato su interviste rilasciate da Pasolini e su una raccolta di testimonianze di cittadini romani raccolte nel Municipio VI.   

L’INIZIATIVA. Appuntamento speciale, il 24 settembre, alle 14.30, presso largo Agnesi,  in prossimità della fermata Metro Colosseo, con la Caccia al tesoro benefica “Roma, segreti e tesori da scoprire” per SOS Villaggi dei Bambini. Il gioco prenderà il via alle 15 e durerà circa tre ore, sviluppandosi per le vie di Roma. Ognuno dei partecipanti riceverà l’attestato di partecipazione e alla squadra vincitrice verrà assegnato un premio. Un modo per guardare con occhi nuovi la città, divertirsi e sostenere attività della Onlus.

GUSTO. Festa dell’uva all’Orto Botanico di Roma, dove, dal 23 al 25 settembre, si terrà la “Vendemmiata Romana”, tra raccolta dei grappoli e attività per adulti e bimbi. Qui, infatti, nel 2018, Luca e Francesca Romana Maroni, Ceo di Sens Eventi, in collaborazione con il Museo Orto Botanico e Vivai Cooperativi Rauscedo, hanno impiantato il Vigneto Italia, con ben 155 vitigni autoctoni italiani, provenienti da ogni regione del paese. I grappoli saranno raccolti in un unico vino, prodotto in circa mille bottiglie.

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