Omicidio Luca Sacchi: indagata Anastasiya. «Nessun elemento per dire che la vittima sapesse della droga»

Omicidio Luca Sacchi: indagata Anastasiya. «Nessun elemento per dire che la vittima sapesse della droga»
Venerdì 29 Novembre 2019, 07:12 - Ultimo agg. 30 Novembre, 09:39
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Omicidio Luca Sacchi, svolta nelle indagini sulla morte del ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma lo scorso 23 ottobre in zona Caffarella. Tra i cinque destinatari di misure cautelari notificate dai Carabinieri c'è anche la fidanzata Anastasiya. Secondo quanto si è appreso, la ragazza indagata è colpita dalla misura dell'obbligo di presentazione in caserma e la sua abitazione è stata perquisita.

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Per gli investigatori, la giovane avrebbe tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati nell'operazione sul caso dell'omicidio di Luca Sacchi c'è anche Giovanni Princi, il pregiudicato amico del personal trainer. Secondo l'accusa Princi il 23 ottobre scorso ha svolto la trattativa con i pusher per l'acquisto di un ingente quantitativo di droga.

«Al momento non ci sono elementi per dire che Luca Sacchi sapesse che quella sera sarebbe avvenuta una compravendita di droga». Lo ha detto il Procuratore facente funzioni Michele Prestipino nel corso della conferenza stampa sull'omicidio di Luca Sacchi in Procura a Roma.

 

 


Dalle prime luci dell'alba, i carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo nella Capitale un'ordinanza, emessa dal gip di Roma su richiesta della locale Procura, che dispone misure cautelari nei confronti delle cinque persone per le indagini relative all'omicidio avvenuto la sera del 23 ottobre.
 
 


Destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un'arma comune da sparo sono i due ragazzi già reclusi, fermati nei giorni successivi all'omicidio, e un terzo ragazzo 22enne considerato colui che materialmente li ha armati. Si tratta di Marcello De Propris, finito in carcere con l'accusa di detenzione, cessione di sostanza stupefacente e concorso nell'omicidio di Luca Sacchi. Per gli inquirenti è stato il ventiduenne di San Basilio a fornire la pistola a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino già in carcere per l'omicidio di Luca.

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, destinatari della misura di custodia cautelare in carcere e già fermati nei giorni immediatamente successivi all'omicidio di Luca Sacchi, secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero dovuto consegnare 15 chili di marijuana, forniti da un loro sodale, alla fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk, all'amico 24enne della vittima e ad altri acquirenti (non ancora identificati) per un prezzo pattuito di 70mila euro. È quanto emerge dalle ricostruzioni dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma.
Sempre dalle ricostruzioni emerge che invece di consegnare la droga Paolo Pirino ha colpito con una mazza da baseball Luca Sacchi e la fidanzata intimando a quest'ultima di consegnare lo zaino con i soldi. Alla resistenza dei due Valerio Del Grosso ha esploso un colpo d'arma da fuoco, da distanza ravvicinata, volutamente in direzione di Luca Sacchi causandogli delle lesioni che lo hanno portato al decesso diverse ore dopo.


 

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