Omicidio di Anzio, il 21enne confessa: «Ho ucciso io il pugile, mio fratello non c'entra»

Adam Edrissi si è costituito martedì sera alla stazione dei carabinieri Gianicolense, ancora da chiarire il movente

Omicidio di Anzio, il 21enne confessa: «Ho ucciso io il pugile, mio fratello non c'entra»
di Emilio Orlando
Giovedì 21 Luglio 2022, 07:53 - Ultimo agg. 11:23
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«L'ho accoltellato io, ho fatto tutto da solo, mio fratello non c'entra niente. È stata una disgrazia». Sono le parole pronunciate durante la lunga confessione davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Velletri che, insieme agli investigatori delle sezione omicidi della squadra mobile, ha interrogato il 21enne Adam Edrissi, costituitosi martedì sera insieme al fratello Ahmed presso i carabinieri della stazione Gianicolense. Il giovane è accusato di omicidio volontario mentre il fratello di concorso.

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L'omicidio di Leonardo Muratovic


I due si sentivano braccati dagli agenti del commissariato di Anzio che, dopo l'omicidio del 25enne Leonardo Muratovic avvenuto sabato notte nella zona della movida, gli davano la caccia. Gli agenti li avevano identificati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
L'accoltellamento mortale del pugile era avvenuto sotto gli occhi di decine di testimoni che avevano riconosciuto i fratelli.

Il padre della vittima era stato arrestato poche ore dopo per aver accoltellato a sua volta i due buttafuori del locale dove è iniziata la rissa, fuori al commissariato di Anzio, dove i due erano stati convocati. Gli arrestati erano residenti nel quartiere dello Zodiaco, una zona nell'entroterra del litorale dove l'illegalità è fuori controllo da anni. Un territorio oramai in mano a bande di stranieri, rom, nordafricani e criminali dell'Est che hanno occupato le abitazioni. Proprio in quei palazzi, dove ieri mattina sono stati effettuati dalle forze di polizia alcuni censimenti, Adam e Ahmed Edrissi passavano parte delle loro giornate a bivaccare e vivere di espedienti.

Il movente poco chiaro 


A fare da sfondo all'efferato omicidio, di cui il movente è ancora poco chiaro, storie di droga e di usura. Anche Adam, infatti come Leonardo era un pugile dilettante che, spesso veniva ingaggiato come picchiatore. Secondo chi indaga uno dei moventi potrebbe essere proprio legato al fatto che i due buttafuori, per allontanare Muratovic dal locale Bodeguita, si fossero rivolti agli Edrissi. Si cerca ancora l'arma del delitto.


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