Roma, su via Appia il senzatetto che pulisce le aiuole: «I giardini sono nel degrado, voglio fare la città più bella»

Il senzatetto che pulisce le aiuole: «I giardini di Roma sono nel degrado, il mio contributo per fare la città più bella»
Il senzatetto che pulisce le aiuole: «I giardini di Roma sono nel degrado, il mio contributo per fare la città più bella»
di Ilaria Del Prete
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 05:01 - Ultimo agg. 18 Ottobre, 16:24
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Lo vedi curvo sull'aiuola, mentre è intento ad accomodare il terreno attorno a una pianta grassa, e pensi che il Comune abbia finalmente mandato un giardiniere a ripulire lo spartitraffico di via Appia. Poi ti avvicini e noti che gli abitanti del quartiere, proprio a due passi dalla stazione della metro Colli Albani, si fermano a dirgli «bravo», gli lasciano qualche moneta.
Non è un giardiniere comunale: è Mariano, 57 anni e un passato da maresciallo dell'esercito, ma in Romania. Non ha una casa, con non poco imbarazzo dice di dormire in strada, fuori dal Raccordo, e di essere arrivato in Italia per trovare lavoro ma poi «è andata così».
In poche ore ha ripulito il terreno, recintato con una piccola staccionata due fioriere improvvisate e piantato due piante di Agave. Dice di averle comprate lui, quando erano piccolissime, e di avere aspettato che crescessero abbastanza per resistere tra le carreggiate e i posti auto.



Mariano ha pensato di tirare su qualche soldo rendendo un servizio alla città anziché chiedere l'elemosina (anche se ci tiene a ripetere che lui vorrebbe lavorare, guidare i camion). Avrebbe potuto spazzare le strade, come da qualche tempo hanno cominciato a fare molti immigrati, e invece ha scelto il giardinaggio. Il motivo lo spiega con semplicità: «Roma è bellissima e sono contento di vivere qui. Ha storia e monumenti importanti, ma è trascurata e sporca. Non mi piace vederla così e voglio fare qualcosa per migliorarla».
Il lavoro del senzatetto dal pollice verde salta subito all'occhio, e il suo impegno lo ha reso in poco tempo una presenza gradita nel quartiere: «Questa è già la seconda volta che passo di qua e gli lascio degli spiccioli, - spiega una signora che vive in zona - e finché renderà più decoroso questo posto glieli lascerò volentieri».
Quando cala la sera il romeno riprende con sé rastrello e paletta, racimola gli spiccioli e porta via le erbacce: domani non sarà più qui, ci sono tante altre aiuole da ripulire. Ma promette che tornerà a controllare come stanno le sue Agave.

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