La grande caccia all'aumento in busta paga, al Comune di Roma, è appena partita: 16mila dipendenti su 24mila hanno fatto domanda per strappare lo “scatto” nel cedolino. Pur mantenendo le stesse mansioni di prima. E molti non sono nemmeno stati capaci di compilare la domanda di promozione senza uno strafalcione: nei fogli, hanno avvisato garbatamente i colleghi dell’Ufficio Personale, sono stati trovati centinaia di errori. Ma non per questo è tramontata la possibilità dell’agognato avanzamento: a tutti è stata concessa una seconda chance, a patto che si rispettasse comunque la scadenza prevista dall’avviso, ovvero lunedì scorso, il 14 settembre. Vigili urbani, maestre degli asili, ma anche sportellisti dell’Anagrafe, geometri, travet.
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È un ceto impiegatizio, col contratto a tempo indeterminato, che lamenta i danni da Covid: i buoni pasto sono stati tagliati a tanti che sono in modalità smart working - si crucciano dipendenti e sindacalisti - gli straordinari si sono ridotti al lumicino. E anche le «indennità» che solitamente ingrossano il netto in busta paga, per molti, non sono più state erogate dall’inizio dell’emergenza: come l’«indennità di sportello», il bonus che intasca chi lavora a contatto col pubblico, attività riconosciuta come incombenza extra, anche se a prima vista non parrebbe straordinaria, per l’impiegato di un’anagrafe. Ma tant’è. Per ottenere l’aumento (circa 60-70 euro in più al mese) conta non solo l’anzianità di servizio, ma anche la valutazione che i dipendenti hanno ricevuto nell’ultimo triennio. Valutazioni fatte da chi? Dallo stesso Comune, attraverso i dirigenti dei vari dipartimenti e dei 15 municipi. Anche se i romani rifilano da anni solo votacci a tanti settori gestiti dal Campidoglio, come annotato dall’Autorità di controllo sui servizi pubblici, le “pagelle” interne dei dipendenti sono quasi sempre impeccabili: ai vigili urbani di «categoria C», 4.068 agenti sui 6mila del Corpo, nel 2019 è stato dato in media il 94% del premio ipotizzato a inizio anno.
Roma, la sfida dei comunali: più della metà chiede l'aumento, ma domande piene di errori
di Lorenzo De Cicco
Mercoledì 16 Settembre 2020, 22:35
- Ultimo agg.
17 Settembre, 12:18
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