Santo Stefano, covid nel resort: 24 positivi per ora. Ma è allerta per turisti andavi via

Santo Stefano, covid nel resort: 11 positivi per ora: ma qualche turista è già andato via
Santo Stefano, covid nel resort: 11 positivi per ora: ma qualche turista è già andato via
di Giuseppe Scarpa
Giovedì 20 Agosto 2020, 09:36 - Ultimo agg. 10:14
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ROMA Ventiquattro positivi al coronavirus. Tra cui due dipendenti del Resort. Gli altri nove sono turisti. Ma non tutti i tamponi sono stati ancora processati sui lavoratori e vacanzieri che alloggiano nella struttura che si trova nell'isola di Santo Stefano in Sardegna. Su 475 persone testate, per adesso, si ha l'esito di 144 pazienti. Il risultato degli altri 331 si avrà stamattina.

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I TURISTI
Tuttavia vi è un altro problema. C'è il fondato sospetto che alcuni turisti che hanno terminato la vacanza prima del 16 agosto nel Resort, giorno in cui viene alla luce il primo caso di covid-19 a Santo Stefano, possano avere contratto il coronavirus. È una ipotesi, su cui ragionano gli esperti.
Il musicista fino a domenica stava bene, ma era comunque già ammalato. Solo quando ha manifestato un malessere fisico ha chiesto di essere sottoposto al test e solo domenica ha avuto l'esito. Ebbene la possibilità che sia entrato in contatto con turisti e personale del locale prima del 10 agosto è altamente probabile.

ISOLAMENTO
Nel frattempo prosegue l'isolamento nel fazzoletto di terra di 55 ettari nell'arcipelago della Maddalena.
Una decisione delicata, presa dall'unità di crisi sanitaria del Nord Sardegna guidata da Marcello Acciaro. Una scelta obbligata, il pericolo infatti che i vacanzieri o i dipendenti della struttura asinotamatici potessero trasportare il virus in altre zone dell'Isola era troppo elevato.
Perciò Santo Stefano continua a rimanere chiusa. I due dipendenti, il musicista romano di 60 anni e un'altra lavoratrice non si trovano più nell'isoletta. Il chitarrista, il primo a risultare positivo, domenica era stato trasportato all'ospedale di Sassari. La donna invece si era sentita poco bene al rientro dal lavoro. Era perciò rimasta a casa.

FOCOLAI IN SARDEGNA
Quello di Santo Stefano è il terzo focolaio estivo scoppiato in Sardegna. Dal 16 agosto ospiti e dipendenti - attendono di sapere se possono tornare a casa, spostarsi altrove o molto semplicemente tirare un sospiro di sollievo. I test molecolari cui sono stati sottoposti consentono una processazione per blocchi che ieri ha permesso di ufficializzare il dato dei primi 144 tamponi: 11 i casi di positività accertati.
Un risultato non così elevato che tuttavia, al momento, spaventa di più l'industria turistica che il sistema sanitario. Il primo campanello di allarme Covid era scattato a Carloforte, l'isola sulla costa sud occidentale: 21 i positivi dopo i tamponi di massa decisi dal sindaco, tutti ragazzi che avevano frequentato una discoteca e un locale per una festa di compleanno.
Poi sotto Ferragosto la festa-cluster al Country Club di Porto Rotondo («da noi regole rispettate», dicono oggi i gestori) con molti giovani di Roma. Al ritorno nella capitale le prime positività. Ed è di queste ore la notizia del ricovero di tre all'ospedale Spallanzani. Sorvegliata speciale tutta la Costa Smeralda, disseminata di locali notturni super gettonati dai vip, anche se alcuni, come il Billionaire, hanno chiuso in anticipo la stagione in aperta polemica proprio con le ordinanze restrittive dei sindaci. L'aumento dei contagi tra i giocatori di serie A che hanno frequentato la Costa quest'estate, dà il segno di quanto fragile sia l'equilibro tra divertimento e salute anche nel paradiso delle vacanze esclusive.
Mentre si attende il dato definitivo, ieri è stata realizzata una riunione in videoconferenza con il responsabile della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, a cui hanno partecipano il prefetto di Sassari, il rappresentante dell'Unità di crisi del Nord Sardegna, Marcello Acciaro, e il sindaco di La Maddalena, Luca Montella.

 

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