Sara Pedri, ginecologa 31enne di Forlì, è scomparsa in Trentino nel nulla il 4 marzo. Dopo le parole forti della famiglia della dottoressa a Chi l’ha visto – «sul lavoro per lei era un inferno» ha dichiarato mamma Mirella - ora si muove anche la politica. Troppo tempo è passato.
Racconta Lucia Coppola: «Sono passati più di 3 mesi dal 4 marzo, giorno in cui una ginecologa 31enne forlivese, fresca di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia – scrive in un’interrogazione la consigliera provinciale dei verdi – ha smesso di dare notizie di sé. Dopo uno stop delle ricerche il 14 aprile scorso, sono state riattivate in questi giorni nella zona del torrente Noce e del lago di Santa Giustina, dove è stata trovata l’auto della ragazza».
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E prosegue: «La dottoressa, dopo aver vinto un concorso per l’Ospedale di Cles, ha preso in realtà servizio al Santa Chiara di Trento. Solo più tardi pare sia stata trasferita di nuovo a lavorare a Cles fino al 3 marzo quando ha inviato una lettera di recesso dal lavoro. Il giorno dopo è scomparsa. La famiglia ipotizza gravi problemi sul lavoro: Sara sarebbe stata offesa verbalmente, le hanno dato dell'incapace.