«Silvia Romano neoterrorista». Bagarre sul leghista Pagano. Meloni: farei di tutto per salvare un ostaggio

«Silvia Romano neoterrorista». Bagarre per la frase del leghista Pagano alla Camera
«Silvia Romano neoterrorista». Bagarre per la frase del leghista Pagano alla Camera
Mercoledì 13 Maggio 2020, 10:05 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 19:28
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Dopo gli insulti via social, volano parole grosse addirittura in Aula alla Camera. Il deputato della Lega Alessandro Pagano ha definito Silvia Romano «la neo-terrorista». Pagano è stato ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, cosa che non ha impedito vivaci proteste di molti deputati. «Le parole d'odio rivolte a Silvia Romano nell'Aula della Camera sono violente e inaccettabili. Montecitorio è il luogo del dibattito e del confronto, anche acceso, non la sede per formulare insulti a una giovane che viene da diciotto mesi di inferno», dice il presidente della Camera Roberto Fico.
«Un parlamentare leghista ha appena definito in aula Silvia Romano una neo terrorista. Loro sono solo dei vecchi razzisti e degli squallidi sessisti. Solidarietà a Silvia Romano», scrive su Twitter Matteo Orfini (Pd). 
«È uno dei momenti più bassi che ho visto finora in quest'aula», il tweet di Luigi Marattin (Iv).

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Dose rincarata su Facebook«Silvia Romano non si è convertita all'Islam moderato, ma all'Islam radicale e terrorista di 'shabaab'. Questi sono fatti, non mie personali opinioni». Così il depuitato della Lega, Alessandro Pagano, sul suo profilo Facebook, dopo le polemiche a seguito del suo intervento in Aula, alla Camera, in cui ha parlato di «neoterrorista islamica», con implicito riferimento a Silvia Romano.




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Giorgia Meloni: di tutto per salvare un ostaggio. «Non glielo dirò mai, da patriota farò tutto quello che posso fare per riportare a casa l'ostaggio, ma il segnale che dobbiamo dare è che non è una cosa remunerativa». Così la leader di Fdi, Giorgia Meloni, a 'l'Aria che tirà, su La7, risopondendo a una domanda se da ministro degli Esteri avesse pagato un riscatto per unm ostaggio come Silvia Romano.
 


LE REAZIONI

«Provo forte imbarazzo per le parole pronunciate oggi alla Camera da un Deputato della Repubblica italiana. Quelle parole segnano una triste pagina della storia italiana. In questi giorni abbiamo letto e ascoltato cose raccapriccianti contro Silvia Romano. Ma oggi si è superato ogni limite. Descrivere una ragazza di 25 anni reduce da 18 mesi di prigionia, con tutto quello che ha potuto passare, come una neo-terrorista non è accettabile da nessuno, tanto meno da un rappresentante delle istituzioni». Lo scrive il ministro Luigi Di Maio su Facebook.
«È evidente che la critica al deputato leghista spettasse per prima al Presidente della Camera. Ma noi in Parlamento svolgiamo tutti, deputati e senatori, una funzione alta in rappresentanza del nostro Paese. Quindi anche in Senato ci associamo, e lo dovrebbe fare anche la Presidente, alla stigmatizzazione dell'intervento dell'onorevole Pagano e di quanto avvenuto alla Camera: a nessun italiano può essere rivolta l'accusa di terrorismo senza che ci siano fatti e prove a dimostrarlo. A maggior ragione per quello che riguarda la vicenda di Silvia Romano». Così il senatore Alan Ferrari, segretario d'aula del Pd, intervenendo in aula a Palazzo Madama.

M5S: INSULTI VERGOGNOSI
«Le parole del deputato leghista Alessandro Pagano nei confronti di Silvia Romano sono semplicemente vergognose, soprattutto perché evocano un crimine tremendo come il terrorismo. Purtroppo in questi giorni Silvia ha ricevuto insulti di ogni genere, ma che questo accanimento propagandistico contro di lei si sposti nell'aula di Montecitorio è assolutamente inaccettabile. Definire terrorista proprio chi ha subito una dura azione dei terroristi è un'assurda inversione dei fatti che non ha alcun appiglio nelle indagini giudiziarie sul caso. Mentre Silvia non può e non deve subire questa prepotenza e merita il rispetto che si deve a una cittadina italiana che lo Stato è riuscito a riportare a casa dopo 18 mesi di prigionia». È quanto affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri alla Camera. «Nessuno ha il diritto di ergersi a giudice delle scelte altrui o di valutare le condizioni psicologiche di una persona che ha vissuto momenti drammatici della sua esistenza, lontana dalla sua casa e dai suoi affetti. In questo momento servono silenzio e riflessione, soprattutto da parte di chi, come Pagano, dovrebbe rappresentare i cittadini in Parlamento e invece si lascia andare ad insulti e accuse gravissime», concludono. 

SARDINE
 «Mi sono »meritata« un post sulla rivista dei neofascisti di CasaPound ed uno su Vox. Avevo avuto dei segnali: legioni di miserabili, violenti e misogini, commentavano sul mio profilo. Ho capito dopo chi erano i mandanti. Squadrismo social. 'Deliro misticò, scrivono i primati. 'Blasfemià gli altri fenomeni. Non sanno neppure comprendere un testo». Lo scrive su Facebook la referente calabrese della Sardine, Jasmine Cristallo, a proposito delle reazioni al post in cui affermava che Silvia Romano è tornata «vestita da Madonna».

IV E PD 
Italia Viva e Pd chiedono nell'Aula del Senato alla presidente Elisabetta Alberti Casellati di stigmatizzare le parole del deputato della Lega Alessandro Pagano che nell'Aula di Montecitorio ha definito stamani «neoterrorista» Silvia Romano. «La stigmatizzazione di questo intervento esula dalle mie competenze: è prerogativa del presidente Fico trattandosi di un fatto avvenuto alla Camera», risponde Casellat

VERDI: ODIO SCENDE IN PARLAMENTO
«La campagna di odio che si è scatenata nei confronti di Silvia Romano desta preoccupazione e sgomento. Da quando è tornata in famiglia, la cooperante sembra essere sottoposta a una nuova forma di reclusione a causa degli insulti e minacce che la inseguono costantemente, non ultima quella lanciata alla Camera dei Deputati dal leghista Alessandro Pagano che ha accusato la giovane di essere una 'neoterroristà». Lo dichiarano Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi-Europa Verde, insieme a Laura Russo e Silvana Meli, rispettivamente co-portavoce del Lazio e di Roma. «Non bastava, - proseguono, - tutta la misoginia che si legge sui profili social di esponenti politici e personaggi pubblici, ancora a tre giorni dal suo rientro in patria, per come è vestita, per il suo sorriso, per la sua conversione. Accuse e minacce sono entrate nella più alta Istituzione di questo Paese. Ci domandiamo, dunque, dove siano i limiti di questa classe politica che ogni giorno continua a oltraggiare la storia d'Italia e di tante donne con la propria inadeguatezza. In un Paese normale, - concludono Grandi, Russo e Meli, - Pagano sarebbe accompagnato alla porta: ne chiediamo a gran voce le dimissioni».



Capitano Ultimo
Silvia Romano libera. Il popolo italiano ama e onora i suoi figli, non li giudica: è solo un amore grande. Per Al Shabaab nessuna pietà, nessun perdono per chi rapisce i nostri figli indifesi. Fuori i terroristi dalla Somalia e dalla Storia«. Lo scrive su Twitter il colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo.
 

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