Sindacalista investito, ai domiciliari il camionista accusato di omicidio stradale: «Sono dispiaciuto». Il legale della vedova: «È omicidio volontario»

Sindacalista investito, ai domiciliari il camionista del Tir accusato di omicidio stradale: «Sono dispiaciuto»
Sindacalista investito, ai domiciliari il camionista del Tir accusato di omicidio stradale: «Sono dispiaciuto»
Lunedì 21 Giugno 2021, 15:47 - Ultimo agg. 22 Giugno, 15:29
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Si è detto dispiaciuto per quanto accaduto Alessio Spaziano, il camionista 25enne che venerdì scorso ha investito e ucciso con il suo camion, a Biandrate (Novara), il sindacalista Adil Belakhdim. «Non avevo intenzione di investire nessuno», ha detto al giudice durante l'interrogatorio nel carcere di Novara durato per circa tre ore. Durante le quali il camionista ha ricostruito quanto accaduto venerdì mattina, all'ingresso del centro distribuzione Lidl di Biandrate. «Il mio assistito ha fornito la massima collaborazione», ribadisce il suo legale, Gabriele de Juliis. Spaziano è accusato di omicidio stradale e resistenza. Ora si trova agli arresti domiciliari.

Sindacalista investito, ai domiciliari il camionista del Tir accusato di omicidio stradale

«È stata applicata comunque una misura cautelare detentiva che il giudice ha ritenuto evidentemente sufficiente per evitare il pericolo di recidiva.

Non cerchiamo vendetta, l'importante è che sia fatta giustizia e chiarezza»: è quanto ha detto all'Ansa l'avvocato Eugenio Losco, legale che assiste Assia Lucia Marzocca, la moglie di Adil Belakhdim, commentando la decisione del giudice di concedere i domiciliari ad Alessio Spaziano, accusato di aver investito e ucciso il sindacalista venerdì scorso. «I domiciliari sono comunque una misura grave e importante - prosegue l'avvocato Losco - mi sorprende invece che la Procura abbia scartato la contestazione di omicidio volontario e abbia tenuto solo quella di omicidio stradale».

Chi era la vittima

La vittima, Adil Belakhdim, era residente a Vizzolo Predabissi, nell'area metropolitana di Milano. È stato investito nell'ambito di una manifestazione indetta dai SiCobas in occasione dello sciopero nazionale della logistica. Lascia due figli di 15 e 17 anni. Da alcuni anni svolgeva attività sindacale ed era coordinatore interregionale dei SiCobas, e non di Novara come appreso in un primo momento.

 

 

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