Spostamenti, divieti tra regioni confermati? Ecco cosa può succedere venerdì (e qualche regione cambierà colore)

Spostamenti fra regioni, verso proroga del divieto: si decide il 12
Spostamenti fra regioni, verso proroga del divieto: si decide il 12
di Diodato Pirone
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 00:55 - Ultimo agg. 22:29
5 Minuti di Lettura

Sugli spostamenti tra regioni in fascia gialla sarà decisiva la riunione dell'Istituto Superiore di Sanità di venerdì 12 febbraio. Fino al 15 febbraio infatti sulla base del decreto legge (attenzione non di un Dpcm) del 14 gennaio permane il divieto di uscire dalla propria regione «salvo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute» anche se si può raggiungere la propria seconda casa purché si dimostri che è di proprietà o in affitto.

Molto dipenderà dall'andamento dell'epidemia ma non solo.

Il fatto è che non si sa ancora quando si insedierà il nuovo governo Draghi che - almeno in teoria - potrebbe anche varare un decreto prima dell'ottenimento della fiducia da parte del Parlamento. Fondamentale in ogni caso sarà il rapporto dell'Iss: se l'indice Rt nazionale dovesse confermarsi sotto quota "1" i confini regionali tra zone gialle potrebbero riaprire, ma se i contagi dovessero aumentare  - anche a causa degli assembramenti degli ultimi giorni e della diffusione delle varianti Covid - la situazione potrebbe restare così com'è. Resta un'incognita anche il colore di alcune Regioni con l'Umbria ufficialmente in arancione ma in realtà in gran parte rossa per decisione della stessa Regione decisa a fermare il diffondersi delle varianti.

 

Le ipotesi sui confini regionali

Che cosa succederà sui confini, dunque? Al momento l'ipotesi più probabile è una proroga del divieto. In ogni caso la "pratica" dovrebbe essere gestita dal nuovo esecutivo che potrebbe varare un decreto di proroga oppure non fare nulla facendo automaticamente cadere il divieto a partire dal 16 febbraio. Il governo ha i pieni poteri subito dopo il giuramento quindi potrebbe varare un decreto senza alcun problema alla sua prima riunione. 

La nuova mappa delle Regioni dal 12 febbraio

Come già detto, il 12 febbraio si dovrebbe conoscere anche la nuova mappa dei colori delle Regioni. Si riunirà infatti la Cabina di Regìa, costituita da rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto superiore di Sanità e della Conferenza delle Regioni.  Al momento, in zona gialla ci sono:  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto. Mentre, in zona arancione: Provincia Autonoma di Bolzano (che però con ordinanza regionale è in lockdown), Puglia, Sicilia, Umbria. Dall'8 febbraio sono scattate alcune microzone rosse. In particolare, in Toscana, la zona rossa interessa il comune di Chiusi, in provincia di Siena; in Umbria sono invece in zona rossa la provincia di Perugia, i comuni di Amelia, Attigliano, Calvi dell'Umbria, Lugnano, Montegabbione e San Venanzo, in provincia di Terni. In Abruzzo, sono "chiusi" i comuni di Atessa e San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, e Tocco da Casauria, in provincia di Pescara. Anche in Molise 27 comuni si sono colorati di rosso, così come, in Sicilia, il comune di Tortorici, in provincia di Messina.

Sci, si riparte dal 15 febbraio

Intanto, dopo l’approvazione da parte del Comitato Tecnico scientifico del Protocollo di sicurezza per la messa in moto degli impianti sciistici, tutto è pronto per l’avvio della stagione che scatterà il 15 febbraio nelle regioni gialle (esclusa quindi, sull’arco alpino, la provincia di Bolzano, interamente in lockdown). Le regole validate dal Cts sono piuttosto restrittive.

Sport, palestre e piscine, occhio al 5 marzo

E pare avvicinarsi anche la riapertura di palestre e piscine. Le nuove regole del protocollo per la riapertura studiato dal ministero dello Sport sono passate al vaglio del Comitato tecnico scientifico, che le ha sostanzialmente validate. La chiusura delle strutture sportive era stata decisa dal dpcm del 16 gennaio e scadrà il 5 marzo. Se non ci saranno proroghe, dal 6 marzo tutti potranno tornare ad allenarsi non solo all'aperto. Una prospettiva che però appare improbabile.  Ma quali potrebbero essere le novità maggiori per le zone arancioni e gialle (in zona rossa ovviamente rimane la chiusura)? Per le palestre gli scienziati confermano quanto già era emerso come ipotesi nelle ultime settimane: e cioè riapertura limitata solo per lezioni individuali.

Per quanto riguarda le piscine, il Cts ha stabilito che sia assicurato a ogni utente uno spazio minimo di 10 metri quadrati . Inoltre è previsto l’ok per le attività sportive e di danza indirizzata ai bambini che vanno a scuola. Le precauzioni essenziali sono specificate nel dettaglio: tutti gli strumenti vanno costantemente sanificati, vietate le docce, si potrà bere solo da bicchieri monouso o da bottiglie personali, usare tappetini propri o da sanificare dopo ogni uso. Ovviamente in tutte le strutture dovranno essere a disposizione dispenser di gel igienizzante. Per quanto riguarda più in generale l’attività fisica, sarà necessario mantenere sempre la distanza interpersonale di 2 metri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA