Studente morto in diretta durante la Dad. Matteo aveva comprato sostanze sul web

studente morto diretta dad matteo cecconi bassano cosa e successo ultima ora 28 aprile 2021
studente morto diretta dad matteo cecconi bassano cosa e successo ultima ora 28 aprile 2021
di Claudia Guasco
Mercoledì 28 Aprile 2021, 06:49 - Ultimo agg. 18:24
3 Minuti di Lettura

Alle nove e mezza di lunedì mattina Matteo Cecconi, diciott'anni, studente di quarta e rappresentate d'istituto dell'Itis Fermi di Bassano del Grappa, scollega lo schermo del suo computer. È il cambio dell'ora, la classe in didattica a distanza va in pausa. Ma quando riprende la lezione, lo schermo di Matteo resta nero. Non si ricollegherà mai più, quando il padre rientra a casa lo trova agonizzante, riverso sul pavimento della cucina.

Dad. Acronimo per Difficile Anno Didattico. Difficile e con conseguenze

Milano, studente di 15 anni precipita dal secondo piano della scuola: è grave

Bolzano, il cadavere di Peter Neumair riaffora dall'Adige a quattro mesi dall'omicidio

Il reagente

La Procura di Vicenza ha aperto un'inchiesta, a fare chiarezza sulle cause della morte sarà l'autopsia disposta ieri dal pubblico ministero Gianni Pipeschi.

Matteo stava bene, era sportivo, non aveva alcun problema di salute e sulla sua morte improvvisa stanno indagando i carabinieri. Che a casa del diciottenne hanno sequestrato alcune confezioni di medicinali ma anche scatole contenenti un conservante per alimenti trovate nella sua stanza. È nitrito di sodio, che come è emerso ripercorrendo gli ultimi giorni di vita di Matteo attraverso il suo computer, ha comprato la scorsa settimana su un sito internet. Si tratta di un reagente utilizzato nella produzione industriale, impiegato anche in farmacia e nel settore alimentare, se usato in quantità concentrate può intossicare e anche uccidere.

Gli investigatori stanno cercando di capire per quale motivo Matteo abbia comprato la sostanza, pagandola una ventina di euro: per un esperimento scientifico o per abbinarla ad altre sostanze. Soprattutto ciò che resta ancora oscuro è per quale motivo il diciottenne abbia ingerito il reagente: se si sia trattato di un terribile errore o se lo abbia fatto volutamente, magari mescolandolo con altri farmaci. E, in questo caso, per alleviare un dolore o alla ricerca di una ricetta di droga casalinga.

Le indagini, coordinate dalla Procura, ripercorrono contatti e amicizie del ragazzo e non escludono nemmeno l'ipotesi di un gioco finito male, magari una sfida folle tra amici. I genitori, papà educatore e mamma impiegata, sono stati ascoltati dagli investigatori e hanno escluso l'ipotesi del suicidio: nessuna avvisaglia né problemi, Matteo era un ragazzo dai mille interessi. Appassionato di sport, poco tempo fa si è sottoposto a una visita medica con elettrocardiogramma che non avrebbe rilevato alcuna anomalia dal punto di vista cardiaco. Ma il malore che lo ha colpito è stato fulminante, Matteo non ha avuto nemmeno il tempo di chiedere aiuto attraverso il computer o telefonando.

Quanto il papà Alessandro lo ha trovato ha tentato disperatamente di rianimarlo, dopo aver chiamato i soccorsi. Ma era già troppo tardi e nemmeno i medici sono riusciti a salvarlo. Il padre ha chiesto ai compagni e agli insegnanti se, nella prima ora di lezione, Matteo si sia comportato come sempre, se abbia manifestato qualche malessere, se qualche segnale lasciasse intuire che non si sentiva bene. Lunedì, ha raccontato chi seguiva la lezione, il loro compagno era quello di sempre.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA