Stupri, «vittima troppo mascolina per essere violentata»: due uomini assolti in Appello condannati in Cassazione

Condanne a 5 e 3 anni per due imputati, oggi 27enni

«Troppo mascolina per essere stuprata»: due peruviani assolti in Appello vengono condannati in Cassazione
«Troppo mascolina per essere stuprata»: due peruviani assolti in Appello vengono condannati in Cassazione
Martedì 31 Maggio 2022, 20:38 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 08:24
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La vittima dello stupro sarebbe stata «troppo mascolina», quindi «non attraente per subire una violenza». Questa la motivazione per cui due cittadini peruviani 27enni erano stati assolti in Appello dopo una condanna di primo grado: invece la Corte di Cassazione li ha  condannati in via definitiva a 5 anni e a 3 anni, stessa condanna inflitta precedentemente e poi confermata da un secondo processo in appello a Perugia.

 

L'aggressione e la violenza

La violenza è avvenuta il 9 marzo 2015 ad Ancona nei confronti di una connazionale ventenne, in un parco nel quartiere del Piano.  Prima i tre avevano passato la serata insieme in un pub, poi avevano raggiunto il parco e lì mentre uno abusava della ragazza, l'altro avrebbe fatto da palo. Tornata a casa la ragazza aveva raccontato alla madre l'accaduto e denunciato alla polizia i fatti.

Gli accusati erano stati condannati in primo grado, nel 2016, uno a 5 anni (l'esecutore dello stupro) e l'altro a 3 anni (il palo).

La sentenza ribaltata in Appello

In secondo grado, alla Corte di appello di Ancona, tre giudici donne li avevano assolti, non ritenendo credibile la ricostruzione della vittima e appoggiando la tesi difensiva per la quale la ragazza sarebbe stata «troppo mascolina» e quindi «non abbastanza attraente per subire uno stupro». Agli aggressori lei non sarebbe nemmeno piaciuta, tanto che l'avevano registrata sul cellulare con il nomignolo di Vikingo. Il procuratore generale Sergio Sottani, all'epoca ad Ancona, era ricorso in Cassazione e la suprema Corte aveva rinviato gli atti a Perugia per il rifare il processo.ù

Gli atti del processo da Ancona a Perugia

I giudici umbri nel 2020 avevano condannato alle stesse pene del primo grado i due imputati, difesi dagli avvocati Fabrizio Menghini e Gabriele Galeazzi. Il giudizio era stato di nuovo impugnato in Cassazione, che nei giorni scorsi ha rigettato il ricorso confermando la sentenza di Perugia. Da venerdì i due sono in carcere a Montacuto, ad Ancona. Si sono sempre difesi che non c'era stata violenza sessuale e che era stata la ragazza a concedersi. La vittima era parte civile con l'avvocato Cinzia Molinaro.

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