Suicidio assistito, chi è Mario il primo italiano ad ottenere il via libera: «La mia vita una prigione»

Suicidio assistito, chi è Mario il primo italiano ad ottenere il via libera: «La mia vita una prigione»
Martedì 23 Novembre 2021, 10:55 - Ultimo agg. 24 Novembre, 10:12
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E' paralizzato dalle spalle ai piedi da 11 anni a causa di un incidente stradale in auto. Dopo un anno di battaglie, Mario, 43 anni marchigiano, ha vinto: è il primo malato in Italia ad aver ottenuto il via libera al suicidio medicalmente assistito. ««Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni». Questo, rende noto l'Ass. Coscioni, il commento di Mario - primo malato ad aver ottenuto il via libera al suicidio assistito in Italia - dopo aver letto il parere del Comitato etico. «Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno - dice in un video - può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni», e «condannarmi a una vita di torture. Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perchè si sta giocando sul dolore dei malati». 

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L'iter giudiziario

Mario (il nome è di fantasia) aveva chiesto da oltre un anno all'azienda ospedaliera locale che fossero verificate le sue condizioni di salute per poter accedere, legalmente in Italia, ad un farmaco letale per porre fine alle sue sofferenze. Questo l'inizio dell'iter previsto in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 che indica le condizioni di non punibilità dell'aiuto al suicidio assistito. Dopo il diniego dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche (ASUR), una prima e una seconda decisione definitiva del Tribunale di Ancona, due diffide legali all'ASUR Marche, Mario ha finalmente ottenuto il parere del Comitato etico, che a seguito di verifica delle sue condizioni tramite un gruppo di medici specialisti nominati dall'ASUR Marche, ha confermato che Mario possiede i requisiti per l'accesso legale al suicidio assistito.

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