Tiziana Bruschi, morta la magazziniera travolta da un pancale: il titolare della ditta indagato per omicidio colposo

La donna è deceduta al Careggi dopo 40 giorni di agonia

Morta Tiziana Bruschi, la magazziniera travolta da un pancale a lavoro: il titolare della ditta indagato per omicidio colposo
Morta Tiziana Bruschi, la magazziniera travolta da un pancale a lavoro: il titolare della ditta indagato per omicidio colposo
Mercoledì 13 Ottobre 2021, 10:57 - Ultimo agg. 12:26
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Tiziana Bruschi, 58 anni, travolta il 2 settembre scorso da un pancale nel magazzino dell'azienda dove lavorava, è morta oggi in ospedale a Careggi (Firenze) dopo settimane di ricovero per i traumi e le lesioni subiti nell'incidente sul lavoro che avvenne in una ditta di stampaggio di materie plastiche a Scandicci.

Il titolare della ditta indagato per omicidio colposo

La vicenda è riportata da quotidiani locali secondo cui il titolare della ditta è indagato per omicidio colposo.

Per una ricostruzione, la vittima fu travolta da un pancale carico di merce, tra le ipotesi c'è che un operaio in manovra col muletto urtò una pila di pancali e uno di questi la colpì.

Disposta l'autopsia

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Firenze Francesco Sottosanti il quale dopo aver ricevuto notizia del decesso in ospedale della lavoratrice ha disposto l'autopsia. L'esame a Medicina legale è stato eseguito nella giornata di ieri martedì.

Giani: un dolore indicibile

«È un dolore indicibile e invio il mio più sentito cordoglio, esprimendo sentimenti di vicinanza, alla famiglia di Tiziana Bruschi». Così il presidente della Regione Toscana Eugenio interviene sulla morte dell'operaia 58enne, deceduta un mese dopo l'incidente in cui era rimasta coinvolta mentre era al lavoro nel magazzino di un'impresa di Scandicci. «Dall'inizio dell'anno - prosegue Giani - i caduti sul lavoro in Toscana sono già 26. Ô uno stillicidio non più sopportabile, che ci fa fare un salto indietro di anni». «Alla ripartenza che tutti desideriamo - conclude il presidente - non può corrispondere un costo altissimo in vite umane. La pandemia ha ridisegnato le priorità su cui dobbiamo concentrare il nostro impegno e tra queste ci sono certamente il rispetto della dignità di lavoratrici e lavoratori, una forte e diffusa cultura della sicurezza, strumenti e risorse adeguate per prevenire incidenti e infortuni mortali sul lavoro».

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