Gli scontri a Torino, il questore: «Pagina nera nella storia della città, ma i commercianti non c'entrano nulla»

Gli scontri a Torino, il questore: «Pagina nera nella storia della città, ma i commercianti non c'entrano nulla»
Martedì 27 Ottobre 2020, 14:13 - Ultimo agg. 17:01
2 Minuti di Lettura

Gli scontri di ieri sera rappresentano una «pagina nera per la storia di Torino». Lo afferma il questore Giuseppe De Matteis nel corso di una video conferenza sugli scontri di ieri sera. «Una pagina nera - aggiunge - che non è ascrivibile a malumore sociale o a un malcontento particolare, ma addebitabile unicamente alla regia di soggetti dediti alla delinquenza. Commercianti e titolari di pubblici esercizi non c'entrano nulla con quanto è successo in piazza Castello. Chi ha scatenato la devastazione sono soggetti dediti alla delinquenza». 

Covid Italia, bollettino del 26 ottobre: 141 morti e 17.012 nuovi casi, ma meno tamponi

«Comportamenti inqualificabili che vanno condannati senza esitazioni e che hanno danneggiato e colpito proprio le categorie commerciali. Ma le istituzioni si facciano carico del malcontento delle imprese». Queste le parole del presidente di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri, a proposito dei disordini che si sono verificati ieri sera. «La vera vittima è il commercio nel suo complesso - sottolinea Banchieri - e, in particolare, i titolari di quelle attività commerciali e dei loro dehors danneggiate dalle violenze, ai quali va la nostra totale solidarietà: la stessa che esprimiamo anche alle forze dell'ordine».

Per il presidente di Confesercenti «il giustificato malcontento degli imprenditori deve trovare sbocco nell'adozione di misure efficaci per aiutarli nella lunga “traversata nel deserto che ci aspetta nei prossimi mesi. Governo nazionale e amministrazioni locali - sollecita - devono rispondere subito al grido di dolore delle imprese messe in ginocchio dall'emergenza sanitaria: lo diciamo da tempo e speriamo di essere finalmente ascoltati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA