Venezia e turismo, visite solo su prenotazione e pagando il contributo d'accesso dall'estate 2022: cancelli elettronici su tutti i terminal

Turismo giornaliero a Venezia: dall'estate 2022 scatterà la prenotazione
Turismo giornaliero a Venezia: dall'estate 2022 scatterà la prenotazione
di Nicola Munaro
Venerdì 20 Agosto 2021, 14:42 - Ultimo agg. 21 Agosto, 10:18
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Estate 2022, benvenuti nel futuro. Tra un anno per entrare a Venezia servirà prenotare la visita. 
Certo, saranno esentati i lavoratori e i residenti, ma tutti gli altri, tutti quelli che sceglieranno le calli e i campielli della città d’acqua per la classica gita fuori porta della domenica, dovranno garantirsi il proprio posto. Lo faranno collegandosi a un sito o un’app e l’ingresso in città avverrà solo mostrando un QrCode ai tornelli magnetici che saranno installati nei principali punti d’accesso. Un progetto per cui Venezia è capofila nel mondo.

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Venezia e turismo, visite giornaliere solo su prenotazione


Da settembre i primi tornelli provvisori verranno posizionati al Tronchetto per essere utilizzati dai dipendi del Comune e delle società partecipate con l’obiettivo di testare le funzioni e capire quale possa essere il modello migliore per le esigenze della città.

Sono quattro le ditte in gara che forniranno i cancelli elettronici e il sistema di lettura dei codici. Una volta superata la prova, i tornelli troveranno posto nei punti d’ingresso principale per la città: alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, a piazzale Roma e ai pontili dei lancioni granturismo che ogni giorno portano centinaia di visitatori in città. Il tutto dovrebbe essere pronto per affrontare la prossima estate o comunque l’esordio dei tornelli - nei piani del Comune - non supererà il dicembre 2022.

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IL SISTEMA


Come avverrà la prenotazione da parte del turista? I dettagli sono ancora allo studio dei tecnici di Ca’ Farsetti ma qualcosa è filtrato sui passi da fare per entrare a Venezia tra un anno. Il sistema di prenotazione della visita ricalcherà a grandi linee quello studiato per il contributo d’accesso, l’obolo da versare per accedere alla città, approvato a dicembre 2018 ma finora mai entrato in funzione anche - soprattutto - per l’arrivo della pandemia. 
Una sovrapposizione dei due sistemi sulla piattaforma pensata per la tassa di sbarco è la situazione più logica anche perché, di fatto, la prenotazione è a tutti gli effetti il contributo d’accesso, utilizzato in questo caso come elemento giuridico per dare il via libera all’attivazione della prenotazione dell’ingresso in città, vero obiettivo più volte sbandierato dallo stesso sindaco Luigi Brugnaro. 

SI PAGA PER ENTRARE

La seconda domanda è naturale: si pagherà per entrare a Venezia? In sostanza sì, secondo le tariffe stabilite dal contributo d’accesso, ora rinviato fino al primo gennaio 2022 ma passibile di un nuovo posticipo per farlo coincidere con l’avvio dei tornelli. Il pagamento del contributo d’accesso attraverso la prenotazione apre anche il problema del rimborso della prenotazione in caso di mancato accesso.  Altra sfaccettatura della medesima vicenda, è capire con quanto anticipo aprire le prenotazioni per la visita Venezia. Una certezza però c’è già: a non pagare saranno i veneti (ne parliamo nell’articolo sotto, ndr) che, sembra, dovranno comunque prenotarsi l’accesso in città. 


I BOLLINI


Quanti posti metterà a disposizione Venezia ai visitatori è uno dei tanti nodi sul piatto.
Ricalcando proprio il contributo d’accesso, che stabiliva diversi tipi di tariffe attraverso un semaforo di giornate considerate più o meno a rischio sul fronte turismo, in Comune è allo studio anche la possibilità di variare il numero. Un dato che potrebbe cambiare a seconda delle giornate, diventando più o meno restringente in periodi caldi in fatto di visite in città. Ecco che quindi avremo giornate a bollino verde, con un ampio numero di posti disponibili, e giornate da bollino nero, con gli accessi in città contingentati al massimo. 


GLI INCONTRI


Come prevedeva anche lo stesso contributo d’acceso, ci potrebbero essere delle agevolazioni per i clienti degli hotel del territorio veneto e sono stati messi in agenda incontri con i tour operator che organizzano visite in giornata tra le calli e con i vettori, soprattutto Trenitalia, su cui viaggiano la maggior parte dei turisti giornalieri.

 

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