Zona arancione Sicilia, Piemonte, Abruzzo e Friuli. Puglia e Sardegna diventano gialle. Speranza firma l'ordinanza

I nuovi dati del monitoraggio Iss sulla situazione Covid determinano da lunedì il passaggio dalla zona gialla alla zona arancione di 4 Regioni

Zona arancione: Piemonte, Abruzzo, Friuli e Sicilia verso cambio colore. Pandemia rallenta, indice Rt in calo a 1,31
Zona arancione: Piemonte, Abruzzo, Friuli e Sicilia verso cambio colore. Pandemia rallenta, indice Rt in calo a 1,31
Venerdì 21 Gennaio 2022, 08:57 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 09:47
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La pandemia rallenta in Italia. Secondo il report settimanale dell'Iss l'Rt nazionale è in calo a 1,31. Resta stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 20 gennaio) rispetto al 17,5% della rilevazione al 13 gennaio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 27,1% del 13 gennaio. Queste sono le regioni che cambieranno colore: Puglia e Sardegna vanno in zona gialla. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in zona arancione.

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Incidenza più alta a Bolzano, poi Trento e Emilia

È Bolzano che registra il valore più alto dell'incidenza in Italia, pari 3.468,7 (in crescita rispetto a 2.538 della scorsa settimana) a fronte del valore nazionale di 2.011, dato riferito al periodo 14-20 gennaio.

Emerge nella scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale che l'ANSA ha potuto visionare. Segue Trento con 2.797,2 (in crescita rispetto a 2.715,9 della scorsa settimana e l'Emilia Romagna con 2.797,2 contro 2.783,7 di 7 giorni fa. Il valore più basso è in Sardegna con 594,6 anche questo in crescita rispetto a 553,7 della settimana precedente.

Le Regioni a rischio

Sono quattro le Regioni che hanno i dati da zona arancione - Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia - e altre due (Liguria e Marche) e la provincia di Trento ad un solo punto percentuale dal superamento della soglia critica nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Il ministro della Salute Roberto Speranza firma oggi l’ordinanza.

Fedriga: «Eliminare zone arancione e gialla»

«È necessario cambiare i parametri di una pandemia che cambia». Lo ha detto il presidente della Regione Fvg e della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di una donazione della Despar all'Ospedale Burlo Garofolo. «La zona gialla e arancione sono da eliminare, superate dai decreti messi in campo e penso anche che dobbiamo cambiare modo di approcciare alla pandemia». Fedriga fa appello al «buonsenso»: pensare di «affrontare la pandemia come due anni fa sarebbe un fallimento. Vanno protetti gli ospedali e convinte le persone a vaccinarsi. Non sprechiamo la preziosissima forza lavoro sanitaria per fare dei tamponi inutili».

 

Continua, dunque, il dibattito sul sistema dei colori, con le Regioni che chiedono di superare totalmente questo meccanismo o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa. «Oggi con l'estensione del green pass sostanzialmente superiamo quella che era una divisione a colori che introduceva limitazioni generalizzate per tutti i cittadini. E' iniziato questo percorso con le Regioni e confido che nelle prossime settimana si possa arrivare ad una condivisione. Ferma restando la zona rossa, per le altre zone, credo che il sistema del green pass sia più puntuale» ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite di 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1.

Fontana: «Lombardia resta in zona gialla»

«La Lombardia resta in zona gialla». Lo conferma con un post su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, tornando a chiedere di «semplificare le norme di quarantena o isolamento sia per le scuole che per i cittadini».

I dati del monitoraggio settimanale della cabina di Iss e Ministero della Salute, riunita oggi, come ogni venerdì, confermano che «il parametro delle terapie intensive, rispetto ai dati esaminati la scorsa settimana scende dal 17 al 15%, quindi ampiamente sotto la soglia del 20% che avrebbe fatto scattare il passaggio in arancione. Ma ci sono altri dati incoraggianti», sottolinea Fontana. «L'rt sintomi, cioè l'indice dei contagi è sceso da 2,16 a 1,29 e soprattutto, ancora più importante quello ospedaliero - osserva il governatore - passa da 1,28 a 0,99, quindi nuovamente sotto all'1. Ciò significa che l'indice di contagio registra una frenata e quindi non è in espansione. Un evento sicuramente conseguenza delle vaccinazioni che dimostra l'efficacia di queste ultime a mitigare gli effetti della malattia da Covid. Un segno che potrebbe indicare che anche questa nuova ondata stia per essere superata». Dunque, conclude «continuiamo a rispettare le regole, ma torniamo a guardare con ottimismo al futuro. Sicuramente dovremo ancora convivere con questo virus, ma allontaniamo panico e allarmismo. Il mio impegno sarà orientato a chiedere al Governo di semplificare le norme sia per le scuole che per i cittadini in quarantena o isolamento, tenuti in ostaggio da lungaggini burocratiche che devono essere semplificate con procedure automatizzate».

 

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