Zona gialla in Sicilia da lunedì, a rischio anche la Sardegna: crescono morti e ricoveri

Crescono morti e ricoveri. Da lunedì Sicilia in giallo, Sardegna sotto esame
Crescono morti e ricoveri. Da lunedì Sicilia in giallo, Sardegna sotto esame
di Mauro Evangelisti
Mercoledì 18 Agosto 2021, 09:08 - Ultimo agg. 19 Agosto, 10:14
4 Minuti di Lettura

L'Italia tocca il picco di decessi di questa estate, 54 in un giorno, registra 5.273 positivi e vede una continua crescita dei ricoveri (più 157) ma è nelle regioni del turismo che avanza la pandemia. La Sicilia è in fascia gialla. Non è più una previsione, ma uno scenario confermato: la regione all'ultimo posto per percentuale di vaccinati, è la prima a passare nella categoria di rischio Covid a causa dell'aumento inarrestabile di contagi e, soprattutto, di ricoveri. I dati che contano per la classificazione sono quelli di oggi, che confermeranno lo scenario con i posti di terapia intensiva occupati in una percentuale superiore al 10 per cento, quelli di area medica al 16 e l'incidenza sopra 140 casi ogni 100mila su base settimanale.

Zona gialla, le regole

Sono i tre valori che venerdì finiranno sul tavolo della cabina di regia (Iss e Ministero della Salute) che deciderà il passaggio dell'Isola in fascia gialla a partire da lunedì. Nella pratica non cambierà molto perché la mascherina all'aperto è già obbligatoria sulla base della recente ordinanza del governatore Musumeci («ma poi servirebbe che qualcuno facesse rispettare le regole e quello non è un compito della Regione», osserva l'assessore siciliano alla Sanità, Ruggero Razza) mentre il limite di 4 commensali al tavolo dei ristoranti non è un sacrificio che cambia la vita.

Ma si tratta di un segnale importante.

«Non c'è la paura del virus - osserva Razza - e questo sta portando a comportamenti imprudenti. Purtroppo, in alcune province ci sono state feste di matrimonio con 300 invitati e nessuna mascherina. Aggiungiamo il fatto che in agosto ci sono 2,5 milioni di turisti. Inoltre, paghiamo la bassa percentuale di vaccinazione, stiamo facendo di tutto per aumentarla, ma è quasi un fattore culturale. E oggi il 92 per cento dei 71 pazienti in terapia intensiva non è immunizzato. Pochi vaccinati portano a molti ricoveri. Detto questo, tutte le regioni ad alta presenza turistica sono in difficoltà».

Sardegna e Sicilia, rischio zona gialla: crescono ricoveri e terapie intensive

SEGNALI

Vale anche per la Sardegna, l'altra regione che rischia la zona gialla nel giro di una o due settimane (per le terapie intensive ha già superato il limite del 10 per cento, ma ha ancora margini prima di raggiungere il 15 per cento di occupazione per gli altri reparti). Ora sta cercando di ricavare nuovi posti letto, per evitare il cambio di colore. Vero è che Cagliari è la provincia di Italia con l'incidenza più alta (300 casi ogni 100mila abitanti). Non solo: ieri la Sardegna ha contato 8 decessi, ma tutti erano concentrati nel Cagliaritano. Altre province con incidenza alta di nuovi casi: Ragusa 283 (area con massicci flussi turistici) e Caltanissetta 217. Ma altre regioni con forte vocazione turistica, come Puglia ed Emilia-Romagna non stanno avendo la stessa emergenza.

 

«Guardiamo a cosa è successo nelle Baleari in Spagna o a Mykonos in Grecia - ribatte Razza - Temo che ci sia una peculiarità delle isole che favorisce la diffusione della variante Delta». In Sicilia ieri sono stati registrati quasi un quarto dei nuovi casi positivi dell'intero Paese: 1.229 su 5.273. E ci sono già quasi 700 pazienti Covid negli ospedali. Ma è vero che sono stati aggiunti all'ultimo momento nuovi posti letto figurativi in modo da diluire la percentuale di occupazione e tardare il passaggio in fascia gialla?

«Macché - ribatte Razza - semplicemente con l'aumento dei nuovi casi ci prepariamo e riattiviamo posti letto. Il problema non è la fascia gialla, anzi può essere utile se serve a fare comprendere alle persone che devono rispettare le regole e vaccinarsi. Poi, sui posti letto, vedo che altre regioni hanno numeri strani». Il riferimento è alla Toscana che ha una delle incidenze più alte (simile a quella della Sicilia, 132,16) ma una bassa percentuale di occupazione degli ospedali (tra il 6 e il 7 per cento). Resta un dato di fatto: due regioni invase dai turisti, come Sardegna e Sicilia, sono in piena bufera nuovi casi e ricoveri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA