Covid, altri 15 casi a Latina. Casati: «Se sarà necessario faremo zone rosse, sei città attenzionate»

Il manager Asl Casati sotto la bandiera italiana donata dall'Arma dei carabinieri
Il manager Asl Casati sotto la bandiera italiana donata dall'Arma dei carabinieri
di Vittorio Buongiorno
Giovedì 24 Settembre 2020, 13:29 - Ultimo agg. 15:31
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«Non vorrei che passasse un nessaggio sbagliato, che le zone rosse a Latina non si fanno a prescindere. Qui non facciamo regali a nessuno, se sarà necessario le faremo. In questo momento i dati ci dicono che non serve attivarne una, ma i dati cambiano, può essere che tra 24 ore sarà necessario. Abbiamo una serie di Comuni che hanno una situazione critica. Cinque o sei comuni, non solo Formia e Roccagorga, sono attenzionati speciali». Il manager della Asl, Giorgio Casati, non usa mezzi termini. Dopo il vertice di ieri in Prefettura al termine del quale i sindaci di tutta la provincia di Latina hanno emesso ordinanze che obbligano all'uso delle mascherine anche all'aperto e in tutte le ore della giornata, torna sull'argomento per esortare i 570 mila residenti in provincia di Latina  alla massima attenzione e alla massima cautela.

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Il dato che la Asl tiene sotto controllo sono i positivi attivi. «Ma valutiamo anche l'andamento. Prendete Spigno Saturnia, valutando gli ultimi 14 giorni si capisce che la situazione è sotto controllo. Diverso il caso di Roccagorga, se dai tamponi continuano ad emergere positivi il problema si pone e si porrà».

L'occasione per parlare con il manager della Asl di Latina è stata la breve cerimonia per l'esposizione sulla facciata del Goretti della bandiera italiana donata all'azienda sanitaria dall'Arma dei carabinieri a cui ha partecipato, oltre a Casati, il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Gabriele Vitagliano



«Eravamo arrivati a luglio con buona parte dei comuni covid free - racconta Casati - senza casi da 14 giorni, e gli altri con casi sporadici. Poi, avendo uno dei litorali più belli d'Italia e il più bello del Lazio ovviamente abbiamo attirato decine di migliaia di persone a cui si sono aggiunti tutti quelli che sono andati all'estero o in altre Regioni in vacanza. Il risultato sono gli oltre 400 contagiati che abbiamo attualmente» spiega Casati. Preannuncia che il bollettino di oggi certifica altri 15 nuovi positivi. «Ovvio che con questi numeri si va in sofferenza ed è necessario prendere contromisure».

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Goretti, nuovi posti letto Covid
La prima: il Goretti per il momento non tornerà un ospedale Covid, ma avrà un reparto Covid che si aggiungerà a quello di Malattie Infettive. «Abbiamo individuato il sesto piano del Santa Maria Goretti dove allestiremo circa 34 posti letto per i casi Covid. Ci vorrà qualche giorno per garantire percorsi e trovare il personale». E' proprio questo, il personale, uno dei tasti dolenti. «E' vero che la Asl di Latina ha fatto moltissime assunzioni ma è anche vero che sono tanti gli infermieri che escono. In estate per 130 assunti abbiamo avuto qualcosa come 120 uscite, ovvio che con appena dieci unità in più fai poco».

I dirive in
E' uno dei motivi per cui la Asl non riesce ad attivare nuovi drive in fissi oltre a quello di Latina che è da settimane sotto pressione. «Già ora stiamo chiedendo al nostro personale uno sforzo enorme. Pensate che ieri a Formia gli addetti del drive in hanno lavorato dalle 13 alle 23, esposti tutto il giorno al sole e alla pioggia, ma soprattutto per dieci ore a contatto con persone potenzialmente positive. Non sono sforzi che possono sostenere quotidianamente per lunghi periodi». Quindi si va avanti con drive in temporanei, come quello di Formia (si sta valutando se proseguirlo) o come quello che verrà allestito dall'Uscar ad Aprilia. «Abbiamo scelto Aprilia perché c'è una prevalenza che sta diventando importante» spiega Casati. In arrivo, forse già per fine settimana anche novità sul drive in di Latina: verrà spostato all'ex istituto Sani, nei pressi dello svincolo per la Pontina.

Una app per prenotarsi
Ma la novità sarà l'attivazione di una app che consentirà ai cittadini di prenotarsi per effettuare il tampone al drive in così da evitare quello che è accaduto in questi giorni, ovvero centinaia di persone in coda tutto il giorno e qualcuno che si è visto chiudere il drive in prima di arrivarci. «Speriamo di attivarla tra oggi e domani» assicura Casati. Altra novità il ritorno di un hotel Covid: «Stiamo per individuarlo e attivare la convenzione». Sarà un modo per tenere maggiormente sotto controllo le persone in quarantena. «Abbiamo chiesto alle Forze dell'ordine di incrementare i controlli dei pazienti positivi in isolamento domiciliare, cosa fattibile in una città piccola come Roccagorga, ma difficile se non impossibile in centri più grandi».



 
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