Kite surf senza regole a Sperlonga e Fondi: madre ferita e appelli inascoltati

Kite surf senza regole a Sperlonga e Fondi: madre ferita e appelli inascoltati
di Barbara Savodini
Domenica 25 Giugno 2017, 16:31 - Ultimo agg. 16:39
3 Minuti di Lettura

SPERLONGA
Uno sport sempre più in voga quello del kitesurf con centinaia di vele che, alla prima raffica di vento, affollano il litorale ma con esse, ogni anno, riemergono anche un mare di polemiche e lamentele. E non è raro che la situazione sfugga di mano costringendo le forze dell'ordine a intervenire. È accaduto nei giorni scorsi a Sperlonga, nei pressi del lido Base 41, in località Lago Lungo, dove una vela è caduta addosso ad una giovane madre che è riuscita a salvare il figlioletto di quattro anni facendogli da scudo. Niente di grave, per fortuna, ma subito dopo è scoppiato il caos sul litorale tra bagnanti inferociti e sportivi che hanno cercato invano di far valere le proprie ragioni. Per sedare gli animi si è reso necessario l'intervento dei carabinieri della locale stazione arrivati assieme agli uomini della Guardia Costiera di Gaeta. Le forze dell'ordine hanno fatto tutti gli accertamenti del caso e ora indagano sull'accaduto ma, giorno dopo giorno, la tensione cresce sempre di più. Per praticare in sicurezza il kitesurf, considerato a tutti gli effetti uno sport estremo, è infatti necessario uno speciale corridoio di lancio a forma di imbuto che nel tratto di costa compreso tra Torre Canneto e Gaeta è presente soltanto in località Sant'Anastasia presso la scuola Free Surf Point. Ad avere le autorizzazioni è anche un secondo centro del Salto di Fondi, la celeberrima discesa della Esso, che però sta ancora provvedendo alla realizzazione del corridoio. Negli ultimi tempi gli sportivi, alcuni dei quali alle prime armi, hanno preso l'abitudine di utilizzare questa grossa tavola trainata da uno speciale aquilone nei pressi di Base 41, il centro velico di Sperlonga riservato invece a sport di tutt'altro tipo per i quali è sufficiente un corridoio di lancio lineare.
 

 

LE REAZIONI
«Erano settimane che lamentavamo questa situazione racconta preoccupata la madre colpita dal kite impazzito è alla fine è quasi successo l'irreparabile. Quando il vento soffia forte queste tavole nelle mani di chi non ha ancora acquisito una certa dimestichezza diventano dei veri e propri proiettili pericolosissimi per grandi e piccini. Non possiamo temere ogni giorno per l'incolumità dei nostri figli». A protestare, tuttavia, non sono soltanto i bagnanti ma anche chi insegna questa attività sportiva da anni ed è costretto ogni estate a fare i conti con un esercito di abusivi. «Decine di persone praticano questo sport in maniera irregolare spiega un istruttore c'è addirittura chi si fa pagare pur non avendo né il corridoio né le licenze, ma i controlli?». Quanto accaduto a Sperlonga, inoltre, quotidianamente avviene anche nei pressi dell'Holiday, in zona Rio Claro e a Torre Canneto con una vera e propria pioggia di segnalazioni. Insomma, la scorsa settimana l'incidente è stato sfiorato per un pelo ma all'indomani dall'intervento delle forze dell'ordine la situazione si è ripetuta identica e il problema è ancora ben lontano dall'essere risolto.
Barbara Savodini
Foto su IlMessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA