Operazione Movida, scattano anche i "Daspo di Willy" per tre componenti del clan Di Silvio

Operazione Movida, scattano anche i "Daspo di Willy" per tre componenti del clan Di Silvio
Martedì 12 Gennaio 2021, 14:37
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Tre nuovi  "Daspo di Willy" emessi dalla Polizia di Stato a carico  di noti pregiudicati della famiglia Di Silvio.

I provvedimenti, predisposti dalla Divisione Anticrimine e firmati  dal questore di Latina, Michele Spina,riguardano alcuni di coloro che sono stati arrestati lo scorso dicembre nell’operazione "Movida" - coordinata dalla Procura della Repubblica Dda di Roma ed eseguita dalle Squadre Mobili di Latina, Roma e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato - per violenza privata, rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Proprio i gravi reati di cui sono accusati hanno consentito al Questore di applicare, nei loro confronti, il divieto di accesso e stazionamento, per due anni, a locali pubblici quali pub, bar e ristoranti nonché a locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo.

 

Il  “Daspo Willy” è la norma introdotta dopo i tragici fatti del settembre scorso a Colleferro (Roma) allorquando un branco di teppisti aggredì ed uccise il giovane Willy Monteiro Duarte: tale provvedimento rende possibile tenere lontano da bar e locali pubblici persone socialmente pericolose, che hanno commesso reati o preso parte a disordini all'interno o nelle immediate vicinanze di locali, oppure altri delitti contro la persona o il patrimonio, anche aggravati dalla discriminazione e dall’odio razziale.

Se violassero il provvedimento adottato nei loro confronti, i  giovani del capoluogo rischierebbero da 6 mesi a 2 anni di carcere ed una multa che va da 8.000 a 20.000 euro.

«Dall’inizio dell’anno 2021, complessivamente, la Questura ha emesso nove “Daspo Willy” - si legge in una nota - che senza dubbio incidono positivamente sulla percezione di sicurezza della cittadinanza, poiché consentono di dare una risposta ancora più incisiva e mirata nei confronti dei soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica».

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