Poche maestre, bambini respinti dall'asilo. I genitori chiamano i carabinieri

Poche maestre, bambini respinti dall'asilo. I genitori chiamano i carabinieri
di Marco Cusumano e Laura Pesino
Venerdì 16 Novembre 2018, 14:28
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Sembrava soltanto una provocazione e invece, ieri mattina, le maestre dell'asilo comunale in via Bachelet hanno realmente lasciato fuori alcuni bambini perché l'asilo era al completo. Il problema riguarda le mancate sostituzioni delle educatrici assenti. Fino a ieri le colleghe si coprivano a vicenda ma ora, dopo una riunione sindacale, hanno deciso di rispettare il rapporto di 7 bambini per ogni educatrice. Oltre quel limite non si va. E i bambini che rischiano di restare fuori sono quelli che arrivano più tardi.

«E' qualcosa di assurdo - commentano i genitori davanti all'asilo Babylandia - due bambini sono rimasti fuori e altri 3 sono usciti alle 13 perché non c'era adeguata copertura delle maestre. I genitori sono stati chiamati al telefono per venire a prendere i figli prima». Ovviamente si è scatenato il putiferio, alcuni genitori hanno chiamato i carabinieri e ieri pomeriggio è stato preparato un esposto su quanto accaduto.

Il Comune contesta un accordo che prevedeva, a fronte di una prestazione in sostituzione di 3 ore, un recupero pari al doppio, ovvero 6 ore. L'amministrazione propone invece il recupero di pari ore, con una maggiorazione per lo straordinario. Ma al di là della trattativa economica, lasciare fuori i bambini è inaudito: «Un fatto gravissimo, che non rientra nei poteri di un coordinatore didattico e che ha purtroppo avuto ripercussioni sui bambini e sulle loro famiglie» commenta l'assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti, che ieri, dopo aver appreso la notizia, si è recato immediatamente all'asilo di via Bachelet spiegando con fermezza che qualunque vertenza sindacale ci sia in piedi «non deve ricadere sui bambini».

La coordinatrice dell'asilo è stata richiamata dal dirigente e ha avuto un formale richiamo disciplinare. «La Regione prevede che il rapporto sia di una maestra ogni sette bambini spiega ancora l'assessore Da quello sapevamo in mattinata erano presenti una educatrice ogni cinque alunni, quindi non ci spieghiamo cosa sia accaduto. Ma se anche il numero fosse di insegnanti fosse stato inferiore la procedura da adottare non era questa. Si doveva correttamente informare il dirigente del servizio e chiedere una persona in più e in caso di mancata risposta accettare comunque i bambini. Questa sarebbe stata la professionalità di chi tutela i propri diritti ma ha comunque a cuore i bambini. La soluzione contrattuale c'era ed era stata proposta dal Comune. Non so come si possa pensare di fare pressione sull'amministrazione comunale sulla pelle dei bambini. Quanto accaduto resta un atto grave sul quale la dirigenza andrà a fondo. Come assessore ho preteso assoluta correttezza e fermezza nel rispetto della legalità e delle regole, affinché non si chiuda gli occhi su nulla».

Marco Cusumano
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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