Politiche, collegi blindati: la caccia a un posto dei candidati pontini

Politiche, collegi blindati: la caccia a un posto dei candidati pontini
di Andrea Apruzzese
Giovedì 4 Agosto 2022, 11:54
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Latina come cenerentola nei collegi per Camera e Senato? Un po' il rischio c'è, dal punto di vista delle candidature e degli eletti, rispetto all'exploit di quattro anni e mezzo fa. Un po' deriva dal taglio del numero dei parlamentari (da 630 a 400 i deputati, da 315 a 200 i senatori), un po' dal disegno dei collegi nel Lazio, dove c'è Roma Capitale, un po' dalla legge elettorale che favorisce l'aggregazione dei partiti in coalizioni, che poi devono assegnarsi le posizioni.

Una situazione che di fatto non renderà semplice la campagna elettorale dei candidati pontini per le politiche del 25 settembre. Come noto, la legge elettorale vede l'assegnazione degli scranni in parte con sistema maggioritario, disegnando collegi uninominali sostanzialmente sicuri (ma la parola è sempre da prendere con le molle) per una parte o l'altra in territori amici, pari al 37% dei seggi, in parte con il sistema proporzionale, pari al 61% dei seggi (il restante 2% è attribuito con il voto degli italiani all'estero).

PD: AMICI, FORTE E GLI ALTRI
Quella del Pd è stata tra le prime segreterie provinciali di partito a consegnare i propri nomi ai livelli regionali (e da qui ai nazionali), che rappresentano una mera disponibilità a una candidatura, e non ancora una vera e propria candidatura. Spiccano, nell'elenco, i nomi di Sesa Amici, più volte deputata e sottosegretaria; Enrico Forte, consigliere regionale; i consiglieri comunali Daniela Fiore e Tommaso Malandruccolo di Latina, più quelli di altri Comuni, come Matteo Marcaccio (anche presidente provinciale del Pd), Salvatore Venditti (Fondi), Gancarlo Cardillo (Castelforte), Simonetta Imperia (Cori); il sindaco di Maenza, Claudio Sperduti; l'ex assessora regionale Rita Visini; lo stesso segretario provinciale, Omar Sarubbo, e Stefano Vanzini, dirigente comunale e provinciale del partito.

Il Pd è in coalizione, a livello nazionale, anche con Azione e +Europa, ma al momento non è stato ancora stabilito quali collegi andranno a quale partito della coalizione.

Per Azione, ad esempio, tra i maggiori esponenti oggi in provincia di Latina, figurano Nicoletta Zuliani e Olivier Tassi, la prima un anno fa (e ora nelle 22 sezioni che tornano al voto) candidata sindaco per la propria lista civica. Le decisioni, nella coalizione di centrosinistra, dovrebbero arrivare entro Ferragosto.

CALANDRINI E FAZZONE
In Fratelli d'Italia, appare certa la ricandidatura di Nicola Calandrini, attuale senatore. In linea di massima, FdI sarebbe infatti intenzionata a ricandidare quasi tutti gli uscenti, ma al momento appare ancora prematuro sapere se la leader nazionale, Giorgia Meloni, si ricandiderà in un collegio pontino come cinque anni fa. In Forza Italia, viene data per certa la ricandidatura del segretario regionale, Claudio Fazzone, attuale senatore.

POSIZIONI ANCORA INCERTE
Non sono ancora sicure per nessuno, però, le posizioni in lista. Di fatto appaiono quattro possibilità: Camera o Senato, maggioritario o proporzionale.
Latina, di fatto sconta come altre province il fatto di essere nel Lazio, dove la parte del leone tocca a Roma.
Per fare un esempio, al collegio proporzionale Lazio 2 del Senato sono insieme le quattro province (Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo) con liste che vedranno sei nomi, alla Camera sono insieme Latina e Frosinone, con liste che vedranno quattro nomi; in questo caso, il capolista e il secondo in lista sono quelli che avranno le maggiori probabilità. Al maggioritario uninominale, lo scontro sarà invece diretto tra candidati di opposte coalizioni.

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