Attacco della Lega: «Zingaretti faccia chiarezza sulla Roma-Latina»

Attacco della Lega: «Zingaretti faccia chiarezza sulla Roma-Latina»
Martedì 12 Novembre 2019, 16:33
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«Nicola Zingaretti non può più scappare: venga in Aula e dica espressamente quale sarà il futuro sulla Roma-Latina e sulla bretella Cisterna-Valmontone, che sono delle opere vitali non solo per la provincia di Latina ma per l'intera regione».

È la richiesta di consiglio straordinario presentata dal capogruppo e dai consiglieri della Lega Lazio Orlando Angelo Tripodi, Laura Corrotti e Daniele Giannini, sottoscritta da Ghera, Righini, Colosimo e Maselli (FdI), da Corrado e Barillari (M5S), da Parisi (Lazio 2018), Aurigemma (Gruppo misto) e Pirozzi.

«Il Consiglio di Stato ha indicato di riscrivere la lettera di invito della gara di appalto bandita da Autostrade del Lazio, società mista tra Regione e Anas, legata al progetto di finanza che gode di un finanziamento di 468 milioni di euro del Cipe - spiegano i consiglieri della Lega - Un'opera del valore di 2,7 miliardi di euro che genererebbe sviluppo e aumenterebbe inevitabilmente l'occupazione sia durante i cantieri sia ad opera ultimata. Però occorre fare presto - affermano Tripodi, Corrotti e Giannini - perché scadranno tra un meno di un anno i vincoli per gli espropri».

«Purtroppo Zingaretti, un eterno indeciso, ha prima parlato di realizzazione in house e poi abbiamo assistito a delle prese di posizione di un consigliere del Pd riguardo i lotti funzionali, che passerebbero comunque tramite delle gare di appalto riaprendo così l'iter. Addirittura - proseguono - il ministro competente, nonché vicesegretario del Pd, Paola De Micheli ha parlato nell'assemblea di Ance di un accordo tra Anas, Mit e Regione. Bene, con quali fondi? Non c'è il rischio di possibili ricorsi? Se si procedesse con un nuovo iter, non si prefigurerebbe una responsabilità per danno erariale? Qual è per Zingaretti l'iter più veloce per realizzare l'opera? Per noi - concludono - occorre percorrere la strada indicata dal Consiglio di Stato».
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