Centinaia di roghi ogni giorno: il Salento. I vigili del fuoco: "Emergenza ambientale"

Centinaia di roghi ogni giorno: il Salento. I vigili del fuoco: "Emergenza ambientale"
di Valeria BLANCO
Sabato 29 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo agg. 12:58
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Da nord a sud, il Salento brucia. Bruciano le sterpaglie lungo le strade e con esse, spesso, cumuli di rifiuti; bruciano, spesso per dolo o colpa, i campi di ulivi ormai rinsecchiti dal batterio della xylella; bruciano macchia mediterranea e canneti. Negli ultimi giorni sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere piccoli e grandi focolai. Solo l’altra notte roghi si sono sviluppati a Matino, Gagliano del Capo, Alezio, Corigliano d’Otranto e ancora Campi, Ugento, Alliste e Nardò. Ieri pomeriggio a Galatina per la seconda volta le sterpaglie a fuoco vicino alla linea ferroviaria hanno imposto il blocco della circolazione dei treni.

Telefonate ad ogni ora: il rogo degli ulivi


Qualche numero aiuta a comprendere che si è ormai oltre l’emergenza: alle 20 di ieri alla centrale operativa del 115 erano arrivate circa 150 chiamate (in 12 ore, dalle 8 del mattino).

Il 95% delle segnalazioni ha riguardato incendi che si sono sviluppati in ogni angolo del Salento e purtroppo alcune richieste sono rimaste inevase a causa dell’indisponibilità di uomini e mezzi, tutti già impegnati in altri interventi. Una boccata d’aria la si avrà a partire dal 15 giugno, quando partirà la campagna Aib (Anti incendi boschivi) e il comando provinciale di Lecce sarà potenziato subito con una squadra in più di pompieri (cinque unità di personale), mentre un’altra squadra dovrebbe aggiungersi a luglio. Da quella data i vigili del fuoco potranno contare anche sul supporto sistematico dei volontari di Protezione civile.

L'appello dei vigili del fuoco

 


Nel frattempo, però, i caschi rossi lanciano un Sos: il comandante provinciale Antonio Panaro ha chiesto un incontro al prefetto Maria Rosa Trio, che dovrebbe riceverlo la prossima settimana, per chiedere una mano nella sensibilizzazione dei sindaci affinché emanino le ordinanze per imporre la pulizia delle campagne, ma soprattutto poi vigilino sul rispetto delle regole da parte dei contadini. Perché una delle cause principali di questa emergenza incendi è proprio l’abbandono delle campagne: le erbacce cresciute rigogliose dopo i temporali di primavera ora sono secche e costituiscono l’innesco di vasti roghi che, trovando tutt’intorno vegetazione incolta, si espandono rapidamente, divorando ettari ed ettari di terreno. Gli alberi rinsecchiti dalla xylella - ormai sono ovunque - foraggiano il fuoco, mentre i contadini spesso abbandonano quei terreni che non sono più produttivi. E poi c’è quell’abitudine tutta salentina di ripulire i campi bruciando le sterpaglie: spesso il fuoco sfugge al controllo di chi lo appicca e si diffonde incontrollato. Appena qualche giorno fa un rogo ha avvolto e ucciso lo stesso contadino che lo aveva acceso, un 70enne di Taurisano. Un altro episodio analogo il mese scorso, a Caprarica di Lecce, con vittima un 80enne.
Al netto delle tragedie, gli incendi stanno devastando il paesaggio agricolo e un territorio già provato a livello ambientale: oltre alla desertificazione che un incendio lascia dietro di sé, il fumo che si sprigiona nell’aria, moltiplicato per decine e decine di incendi, rende l’aria insalubre e costituisce una vera e propria emergenza ambientale. Se poi in mezzo alle sterpaglie ci sono anche dei rifiuti, come scarti edili o plastiche, nell’aria si diffonde anche uno sgradevole odore acre, che causa pruriti a occhi e gola.

Provincia e Forestali in prima linea

 


Occorre intervenire e agire subito. Per parte sua, la Provincia ha annunciato che inizierà le operazioni di sfalcio delle erbacce ai bordi delle strade e delle rotatorie a inizio giugno, partendo dalle litoranee. Molti Comuni hanno emesso le ordinanze che impongono la pulizia dei campi dei privati, mentre i carabinieri Forestali sono già partiti con i controlli: le sanzioni sono salatissime, quest’anno fino a 2mila euro. E il Conapo, sindacato dei vigili del fuoco, ha chiesto l’intervento del prefetto: «È inammissibile - si legge in una nota a firma del segretario provinciale, Giancarlo Capoccia - nonché estremamente pericoloso, non aver realizzato l’indispensabile opera di pulizia dei bordo strada, banchine, scarpate, parchi comunali, aiuole, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile. Siamo in una situazione in cui il numero di incendi supera di gran lunga il numero dei soccorritori». Da qui la richiesta al prefetto «affinché richiami l’attenzione di tutti gli enti locali verso il puntuale adempimento dei compiti loro assegnati dalla legge in ordine alle norme antincendi in vigore nel periodo estivo ed a vigilare sulla stretta osservanza delle stesse, perseguendo i trasgressori».

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