Omicidio Castrì di Lecce: legato e incappucciato in casa, trovato dalla donna delle pulizie. Aperta inchiesta per omicidio

Tra le piste seguite i rapporti personali dell'uomo e le conoscenze in paese

Omicidio Castrì di Lecce: legato e incappucciato in casa, trovato dalla donna delle pulizie. Aperta inchiesta per omicidio
Sabato 11 Giugno 2022, 09:08 - Ultimo agg. 13 Giugno, 08:29
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E' stato trovato già morto nella sua casa, legato mani e piedi a una sedia e al tavolo con lo scotch e incappucciato. Giallo sul decesso, probabilmente avvenuto questa notte, di un uomo di 75 anni a Castrì di Lecce. Sebbene sulla porta di casa non ci fossero segni di effrazione, l'ipotesi è che possa trattarsi di un omicidio, forse a scopo di rapina. I rilievi si stanno prolungando in queste ore proprio per chiarire le cause del decesso. Intanto la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di persone non identificate. Tra le piste seguite i rapporti personali dell'uomo, passando al setaccio anche il suo telefono cellulare, e le conoscenze dell'uomo in paese. 

La scoperta della donna delle pulizie

Ad accorgersi della morte è stata, questa mattina presto, la donna delle pulizie che è entrata in quella casa di via Roma, dove era attesa per rassettare, e si è trovata davanti una scena da film horror. L'uomo - si tratta di Donato Montinaro, 75 anni, falegname in pensione molto conosciuto in paese - era legato a una sedia della cucina, con un cappuccio in testa.

Non respirava già più. A quanto si apprende, sulla porta di casa non sono stati rilevati segni effrazione. In casa viveva anche la figlia 48enne dell'uomo, una donna disabile. Le ferite riscontrate sul volto sono state causate dalle botte: è stato pestato a sangue. Gli investigatori stanno verificando - lo si capirà con certezza nei prossimi giorni- se sia stato narcotizzato o meno.

 

La donna ha chiamato immediatamente il 112 e sul posto sono giunti immediatamente  i carabinieri della stazione di Calimera e quelli del reparto operativo, che hanno delimitato la zona e avviato le indagini ascoltando i residenti ed effettuando i rilievi all'interno dell'abitazione. Data la gravità dell'episodio, in via Roma sono arrivati anche il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Paolo Dembech, e il pm Maria Consolata Moschettini.

Partita anche la "caccia" alle telecamere di sorveglianza dell'intera zona, che potrebbero aver ripreso movimenti sospetti e che quindi potrebbero dare una immediata svolta alle indagini. Intanto, gli investigatori hanno trovato in casa un fucile, che è stato portato via. Si cercherà di capire se fosse legalmente detenuto e se abbia sparato di recente.

Il sindaco De Pascali

Esterrefatto il sindaco di Castrì, Andrea De Pascali. «Donato era una persona rispettabile, un falegname in pensione ben voluto da tutti. Dieci anni fa aveva perso la moglie e questo era stato un duro colpo per lui. Da allora, insieme alla sorella, si era sempre preso cura della figlia disabile. Si vedeva spesso al bar, dove giocava a carte con gli amici e faceva sorridere tutti con le sue battute. A parte il dolore per questa morte incomprensibile, resta lo sgomento e l'inquietudine per un fatto così grave avvenuto in paese piccolo e tranquillo, dove si conoscono tutti».

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