Terrore nella pineta, il lupo azzanna il vestito di una bambina: «Catturatelo, prima che sia troppo tardi» - Ecco cosa fare se lo avvistate

Terrore nella pineta, il lupo azzanna il vestito di una bambina: «Catturatelo, prima che sia troppo tardi» - Ecco cosa fare se lo avvistate
di Paola ANCORA
Giovedì 25 Giugno 2020, 09:26 - Ultimo agg. 14:00
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Avrebbe inseguito una bambina, strappandole la gonna: questo è scritto nella denuncia fatta ai carabinieri di Otranto dal padre della piccola, A.A., le sue iniziali. «Stavamo andando con alcuni amici e le mie tre figlie da Alimini 2 ad Alimini 1 - racconta A.A. a Quotidiano - e vicino al blocco dei bidoni dell'immondizia lo abbiamo visto. Ci è venuto incontro e ha puntato le bambine, che si sono messe a urlare e a correre. Abbiamo provato ad allontanarlo, anche facendoci scudo con il giubbotto, ma continuava a rincorrerci. A quel punto ha aggiunto Annamaria, che è caduta e le ha strappato il vestito. Dopo attimi di terrore, siamo riusciti ad allontanarci. Non se ne può più di questa situazione, la gente è terrorizzata». Comprensibilmente, in particolare alla luce del fatto che il lupo è un animale selvatico e, da sempre, popola le favole e gli incubi dei bambini perché “nero e cattivo”. 

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Il fatto è avvenuto mercoledì sera, intorno alle 22. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Otranto, che hanno raccolto la denuncia dei malcapitati villeggianti. L'ennesima segnalazione arrivata in questi giorni dalla zona - gli Alimini - dove il lupo ormai vive e dove è stato a lungo monitorato dai veterinari della Asl e dell'Ispra, riuniti dal Comune intorno a un tavolo l'11 giugno scorso, insieme a Regione e Forestale, per decidere il da farsi.

Proprio questo monitoraggio ha convinto gli esperti che si tratta di un esemplare probabilmente vissuto in cattività, molto giovane, e che potrebbe aver perso persino la capacità di cacciare. Al punto da ritenere difficile un suo recupero in natura. Così, sabato scorso, è partita all'indirizzo di Roma la richiesta della Forestale per procedere alla cattura del lupo e al suo trasferimento in una riserva, già individuata e contattata.



La cattura avverrà nei prossimi giorni, mentre il comune di Otranto, con il sindaco Pierpaolo Cariddi, ha emanato una ordinanza - valida fino al 31 ottobre - che vieta tassativamente di avvicinare l'animale e dargli da mangiare o familiarizzare in qualsiasi modo. Le autorità preposte avvisano anche che «il lupo è una specie protetta e che, dunque, nessuno dovrà prendere iniziative di alcun genere». Se è comprensibile, infatti, l'allarme e la preoccupazione delle famiglie in vacanza nella zona, è timore condiviso fra forze dell'ordine e rappresentanti istituzionali che - per l'esasperazione - qualcuno decida di fare da sé: l'uccisione di un lupo - va quindi ricordato - è punita secondo quanto previsto dal Codice penale. 

«Ritengo che questo episodio sia più ascrivibile a un eccesso di confidenza, che non a un attacco - dice il comandante della Forestale, il colonnello Jacopo Ristori -. Difficilmente l'attacco di un lupo si limita a questo, ma naturalmente restiamo nel campo delle supposizioni. Gli enti preposti, noi compresi, ci stiamo muovendo per risolvere la questione in tempi rapidi. Sono necessari alcuni atti prodromici alla cattura, a partire dal via libera del ministero dell'Ambiente. Ma più rapidamente di come ci stiamo muovendo non è possibile farlo: mi auguro ci sarà la pazienza e la disponibilità di tutti perché tutto si risolva per il meglio, come è stato stabilito».

In questi pochi giorni di attesa per il via libera alla cattura, dunque, meglio non avventurarsi in zone poco antropizzate, restare sempre in gruppo, nella consapevolezza che «sono secoli che il lupo non attacca l'uomo.

In ogni caso - dicono dalla Forestale -, restiamo a disposizione di tutti i cittadini, che possono chiamarci al numero di emergenza 1515». 

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