L'accusa era delle peggiori: aver malmenato il figlio affetto da autismo perché non tollerava la sua disabilità. La sentenza emessa dal gup del tribunale di Lecce, Michele Toriello, ha sollevato questa donna 40enne - residente in un comune della Grecia salentina - da questa accusa infamante, assolvendola con la formula «perché il fatto non sussiste». Si è concluso oggi, infatti, il processo con rito abbreviato durante il quale la stessa Procura, rappresentata in udienza dal pm Stefano Milto De Nozza, aveva ritenuto di chiedere l'assoluzione. A difendere la donna, l'avvocato Tony Indino.
La denuncia
A denunciare in caserma le presunte violenze era stato il marito della 40enne, in un momento di crisi coniugale sfociata successivamente in un divorzio.