Morte sul cantiere del gasdotto: gli indagati salgono a quattro

Un'immagine della tragedia
Un'immagine della tragedia
Venerdì 29 Maggio 2020, 20:45 - Ultimo agg. 21:06
1 Minuto di Lettura
Con il conducente della gru mobile ed il responsabile del cantiere in cui si sta realizzando il collegamento fra il gasdotto Tap di Melendugno e la rete nazionale, sul registro della Procura sono stati iscritti per l’ipotesi di reato di omicidio colposo aggravato dal mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, anche il coordinatore della sicurezza ed il responsabile dei lavori in corso del cantiere di Pisignano (frazione di Vernole) del gasdotto Snam dove mercoledì mattina ha perso la vita il saldatore Simone Martena, 34 anni, di Squinzano.

L’avviso di garanzia sotto forma di avviso di accertamento non ripetibile è stato notificato nella giornata di oggi a M.C, 56 anni, di Morchio delle Corti (in provincia di Parma); a E.M., 45 anni, di Stefanaconi (in provincia di Vibo Valentia); a F.C., 50 anni, di Mantovana; e a D.C.S., 33 anni, rumeno, domiciliato a Lizzanello. 
Domani mattina, sabato, inoltre, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ed il sostituto Alberto Santacatterina conferiranno gli incarichi al medico legale Alberto Tortorella di effettuare l'autopsia ed all'ingegnere Lelly Napoli di ricostruire la dinamica dell'incidente. La famiglia della vittima ha nominato il dottore Giampaolo Mazzeo e l'ingegnere Antonio Vernaleone.

Poco chiara la dinamica, anche per la scarsa collaborazione offerta agli inquirenti dai colleghi di lavoro di Martena: i carabinieri e gli ispettori dello Spesal della Asl non hanno trovato testimoni oculari della tragedia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA