«Bradisismo a Pozzuoli, aggiorniamo subito il piano regolatore»

«Bradisismo a Pozzuoli, aggiorniamo subito il piano regolatore»
di Antonio Caso e Domenico Critelli
Sabato 20 Ottobre 2018, 18:52
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Egregio Direttore, 

chiediamo cortesemente spazio al “suo” giornale per fare alcune considerazioni in merito alla lettera scritta dal Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, a lei indirizzata e pubblicata sabato scorso, 13 Ottobre 2018. In essa, s’invita genericamente l’informazione a “non creare allarmismo” circa gli eventi sismici, legati al bradisismo, che periodicamente si verificano nel nostro territorio. 

Premettiamo che non siamo affatto allarmati per questa leggera ripresa dell’attività sismica anche se un po’ di preoccupazione c’è, sia come cittadini sia come Consiglieri Comunali. 

Pozzuoli, in quanto città, conosce bene gli effetti del bradisismo, è vero, ci convive da sempre e ne porta i millenari segni, ma la piena conoscenza delle possibili evoluzioni del fenomeno è un qualcosa che, al momento purtroppo, sfugge anche alla scienza, figuriamoci ai normali cittadini. 

Da sempre, gli “addetti ai lavori” fanno a “cazzotti” tra loro nel sostenere le proprie tesi senza mai arrivare ad una visione univoca. Forse un giorno, grazie al progresso scientifico e tecnologico, si arriverà anche a questo. Nel frattempo, però, non si può chiedere ai media di ignorare le opinioni di esperti della materia solo perché sono più “allarmistiche” di quelle fornite dagli enti ufficiali preposti. 

Si può pretendere dai cittadini di non avere paura quando si verificano delle scosse o di non esprimere la loro sfiducia verso le Istituzioni che devono tutelare la nostra incolumità? Gli si può dire: se hai paura e non riesci a conviverci, vai via? Ovviamente no. 

La paura e la preoccupazione non si possono eliminare, ma possono essere notevolmente ridimensionate con massicce campagne di prevenzione, informazione ed educazione. C’è da dire, inoltre, che questo continuo rinvio della predisposizione del famigerato piano di protezione civile regionale/nazionale per il rischio vulcanico, non aiuta di certo a tranquillizzare i più timorosi. È più che normale, quindi, che le reazioni dei cittadini siano le più disparate. 

Il Sindaco sostiene che il Comune di Pozzuoli stia facendo con diligenza tutto quanto è in suo potere. Non siamo d’accordo. 

Con ritardo, a Gennaio 2016 (e non nel 2015) è stato approvato il Piano di Emergenza Comunale e nei mesi successivi sono state realizzate alcune iniziative finalizzate all’informazione dei cittadini, che abbiamo apprezzato: l’invio di un manualetto di “protezione civile” a tutte (?) le famiglie, riunioni informative presso le scuole con docenti e genitori, una piattaforma ed una app web dedicate. Poi il nulla o poco più dal punto di vista dell’informazione. Tra l’altro, c’è da evidenziare che sia la piattaforma web sia la web app sono fuori uso, strano che il Sindaco non lo sappia. 

Dal punto di vista urbanistico occorre, invece, rilevare che si continua ad operare con un Piano Regolatore del 2002 che, sebbene sia abbastanza restrittivo, non è aggiornato alla “nuova” condizione di zona rossa per rischio vulcanico. Si ritarda nella redazione del PUC (piano urbanistico comunale) che, per la legge 100/2012, deve essere coordinato con i piani di protezione civile comunale/regionale/nazionale. Non c’è il piano urbano del traffico (PUT), ma si continua a procedere con stralci funzionali di un PGTU adottato nel 2006. 

Ma c’è di più, nella scorsa consiliatura è stata approvata una delibera che permette di ricostruire parti di edifici abbattuti, in pieno centro storico. Si dice: è per ridare continuità alle quinte architettoniche e gli appartamenti non potranno essere utilizzati a scopo residenziale. Abbiamo forti dubbi sull’opportunità di una tale misura. 

Inoltre, nelle linee programmatiche di mandato 2017-2022 del Sindaco si parla addirittura di un piano di edilizia residenziale da realizzare a Monterusciello, sempre in zona rossa. 

Naturalmente non siamo per il blocco dello sviluppo della città, ma siamo per uno sviluppo intelligente, sostenibile e ben pianificato, che guardi non solo al breve ma anche al medio-lungo periodo. I Sindaci e gli Assessori passano, la città resta. 

Ci preme evidenziare, inoltre, che per sole per 9 scuole su 39 è stata eseguita l’analisi di vulnerabilità sismica. Come gruppo consiliare M5S, abbiamo più volte provato, anche con emendamenti a documenti di bilancio, a spingere per un’accelerazione di questa attività, ma senza avere particolare successo. 

Insomma, pur comprendendo le rilevanti difficoltà operative e la complessità della situazione, riteniamo che l’Amministrazione non stia facendo del suo meglio, o forse sì... ma, secondo noi, non è abbastanza. 

L’ultima osservazione riguarda la seguente affermazione: «Per il bradisismo c’è il piano comunale per il rischio sismico. Che in caso di eventi non gestibili a livello locale attiva i corrispettivi piani a livello superiore. Il piano nazionale tanto atteso e vituperato è un piano per il rischio vulcanico. Che si attiva quando si passa al livello di preallarme…» 

Ebbene, leggendo il Piano Comunale di Emergenza sembrerebbe che le cose non stiano proprio così. In esso si parla, infatti, di «uno specifico modello di intervento collegato alle fenomenologie indotte dal bradisismo», che, in sostanza, a seconda della situazione, richiama il piano operativo per rischio sismico (post evento) e/o quello vulcanico (preventivo). 

Inoltre, nel Piano Comunale, contrariamente a quanto dice il Sindaco, non si esclude la possibilità che il Piano Nazionale per il Rischio Vulcanico dell’Area Flegrea possa prevedere una pre-evacuazione legata al fenomeno bradisismico. 


In conclusione, per quanto detto, appare del tutto evidente che, per ridurre i rischi ed evitare inutili allarmismi, sia di fondamentale importanza che le Istituzioni svolgano appieno la loro parte, completando ed aggiornando gli strumenti di pianificazione urbanistica, quelli di Protezione Civile ed attivando “massicce” ed efficaci azioni di informazione ed educazione, anche sul campo, dei cittadini. 

Sicuramente anche i media devono fare la loro parte, stando attenti alle fonti di ciò che si riporta, ma di certo non si possono censurare tesi ed opinioni di esperti del settore che hanno una visione più allarmistica delle cose. 

Il Comune, la Regione e la Protezione Civile Nazionale facciano quanto necessario, sicuramente i cittadini di Pozzuoli, almeno per la stragrande maggioranza, risponderanno in maniera responsabile, come hanno sempre fatto. 

Ringraziandola per l’attenzione e fiduciosi in un suo positivo riscontro, porgiamo 

* Gruppo Consiliare M5S Pozzuoli 
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