Gentile direttore,
a 60 anni e più forse iniziano a venire pensieri nostalgici. Di fronte alla morte di un’attrice del calibro di Catherine Spaak, mi viene una grande tristezza. Catherine, con la sua bellezza fresca ed elegante, l’abbiamo tanto apprezzata in tutte le versioni della carriera. Bellissima e signorile, ma anche capace di osare, di essere provocatoria con eleganza, nella trasmissione Harem. Lei mi dirà che tutto passa e che non si può vivere di ricordi. Ma il fatto è che io non trovo più artisti completi, in grado di resistere per decenni come ha fatto Catherine o, prima, Raffaella Carrà. È che tutto mi sembra molto passeggero, ed ogni tanto mi trovo - di fronte a notizie come queste - a fare i paragoni tra oggi e il passato. Secondo lei c’è una diminuzione del tasso artistico in generale? O sono io solo più vecchio?
Gennaro Scarano
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Caro Gennaro,
di Catherine Spaak sui giornali di ieri si è raccontato molto, quasi tutto. In molti ritratti, come anche lei ricorda, è stata messa in rilievo la sua versatilità artistica: attrice, presentatrice, ballerina.
Federico Monga