Rampe Siani nel degrado e parole al vento del Comune

Rampe Siani nel degrado e parole al vento del Comune
di Federico Monga
Sabato 17 Luglio 2021, 08:00
2 Minuti di Lettura

Gentile Direttore,
le rampe Siani, il più bel ricordo che Napoli ha dedicato alla memoria del giornalista assassinato dalle mafie quand’era ancòra un ragazzo, sono devastate e imbrattate dalle orde selvagge e drogate del sabato sera dei quartieri dell’Arenella e del Vomero. Cartacce, panni sporchi, bottigliette vuote di birra e Coca-Cola impediscono di percorrerle, mentre perfino un motorino sosta abbandonato sui gradoni. Da tempo immemorabile non si vede qui l’ombra di un netturbino comunale, mentre i vigili urbani sono ormai fantasmi. Povero Giancarlo, paladino della legalità! Se esiste un altro mondo, egli rabbrividirà al degrado attuale dell’area in cui si muoveva! Ma qui non c’è più Giancarlo: avanzano solo pattume, sporcizia e droga!

Vittorio Gennarini
Napoli


Caro Vittorio,
lo stato di abbandono di quelle scale per il povero Giancarlo Siani si tratta di un vero e proprio contrappasso.

Il giornalista del Mattino, ucciso dalla camorra, che ha sempre combattuto il degrado e che nell’abbandono da parte delle amministrazioni ha denunciato il terreno fertile dove far attecchire la criminalità organizzata. Questa amministrazione comunale si riempe la bocca di buoni principi, di tutela dei beni comuni ma nei fatti ha ormai dimenticato, ormai da anni, la cura della città e persino dei suoi simboli. Le scale Siani sono l’archetipo delle contraddizioni di chi avrebbe l’onore e l’onore di amministrare Napoli. Parole, parole, parole, tante parole, troppe parole al vento. Ieri ho ascoltato il sindaco de Magistris dirsi «indignato» per i cantieri fermi al tunnel della Vittoria e le auto sul Lungomare. Come se fosse un passante, un turista, uno delle centinaia di migliaia di cittadini costretti a un’ora al giorno in più di auto e non uno dei grandi responsabili di una città a pezzi, perduta nella trascuratezza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA