Se il Covid ferma la sanità ​il conto sarà drammatico

Se il Covid ferma la sanità il conto sarà drammatico
Lunedì 10 Gennaio 2022, 08:00
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Gentile direttore,
purtroppo sono due anni che viviamo una profonda emergenza sanitaria nazionale, con ripercussioni che tutti conosciamo, dirette (cioè legate al Covid) ma anche indirette. Passando alla Campania, regione in cui viviamo e nella quale i problemi legati alla sanità: come mai le Asl, al sabato, sono chiuse? Considerando l’emergenza che c’è non avrebbero potuto essere attive per venire incontro ai bisogni dell’utenza normale. Si sarebbero potute recuperare. ad esempio, le visite e gli esami specialistici non effettuati. Poi sia a livello regionale che nazionale, per problemi dovuti ai costi e all’emergenza, sono mancati molti medici infermieri e posti letto. Troppi gli ospedali chiusi e le prestazioni rinviate sine die. Eppure l’Italia ha una popolazione tra le più anziane d’ Europa.

Vincenzo Amato
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Caro Vincenzo, 
che cosa significhi il blocco delle visite ambulatoriali lo ha spiegato ieri con feroce lucidità il professore Ludovico Docimo, docente di medicina e chirurgia all’Università della Campania Luigi Vanvitelli e presidente del collegio dei professori ordinari di chirurgia generale degli atenei italiani.

In Italia, nel 2020 abbiamo registrato rispetto all’anno precedente 400mila mammografie in meno che ha significato almeno duemila casi di tumore non diagnosticati. Gli interventi in fase iniziale di tumore sono diminuiti al 25 per cento per il cancro alla mammella, e del 35 per cento nei tumori al colon. Il prezzo in termini di vittime che il nostro Paese pagherà al Covid non terminerà (chissà quando?) il virus si sarà estinto o sarà debellato dalla scienza e dai nostri comportamenti. Il conto continuerà, dicono i medici, almeno per altri 25 - 30 anni tra long Covid e altre malattie, i tumori ma anche le patologie cardiovascolari, che in questi anni non abbiamo più potuto prendere per tempo. 

Federico Monga

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