Gentile Direttore,
ho visto l’intervista alla più probabile anziana «rider» d’Italia, una gagliarda signora di 60 anni che svolge questo Lavoro (con la «L» maiuscola) con impegno e dedizione. La signora ha raccontato la sua umiliazione nel consegnare le pizze ad alcuni clienti. «Seguita» sull’app come un videogioco, tra ostacoli, auto, i committenti si sono lamentati con lei per aver avuto le pizze «quasi fredde», tra scherzo e scommessa. È d’accordo con me che sono i nuovi «mostri» che questa società, ormai malata, genera?
Enrico Napolitano
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Caro Enrico,
quando due anni fa esplose la polemica sui vip milanesi che non pagavano la mancia ai rider, trovai, ad esser buoni, surreale, con il rumore delle unghie sui vetri come colonna sonora di sottofondo, la giustificazione del cantante Fedez: «Le mance fanno parte di un retaggio americano che è il non plus ultra dello sfruttamento del capitalismo» e che «In America le mance sono obbligatorie perché il datore di lavoro ti può pagare di meno».
Ps La pizza calda si mangia solo in pizzeria. Margherite e Marinare sono un’alchimia. Bastano pochi secondi perché quella magia svanisca.