Gentile direttore, faccio i complimenti al presidente Draghi per come sta gestendo il Pnrr per l’investimento di circa 220 miliardi di euro previsti dall’Ue per l’Italia. Mi riferisco alle riforme quali ad esempio quelle della Pa, invano invocata da Berlusconi circa una decina di anni fa e non attuata per l’opposizione degli altri partiti politici e quella sulla giustizia già proposta dal ministro Cartabia in bozza. Ho letto, però, che per il programma di investimenti per gli asili nido è stato adottato un criterio di assegnazione che aiuta i comuni più ricchi e penalizza quelli più poveri, aumentando così il divario tra nord e sud del nostro Paese contrariamente a quanto previsto nello stesso Pnrr. Si propone infatti di investire nel sud il 34% del totale dei fondi destinati dall’Europa all’Italia. Cosa pensa in merito?
Riccardo Marrocco
Napoli
Caro Riccardo, le devo, metaforicamente e bonariamente s’intende, farle una tirata di orecchie perché non ha letto bene il nostro giornale. Quella distorsione nei bandi per gli asili nido che, come denunciato dal nostro sempre molto attento Marco Esposito, favoriva i Comuni e quindi le aree più ricche è stato corretto.
Federico Monga