Gentile Direttore, con il boom della mobilità dolce, i monopattini elettrici hanno invaso letteralmente le nostre città. Li troviamo posteggiati o abbandonati ovunque. Introdotti nel 2019 come mezzo ecologico, si sono diffusi a macchia d’olio. Ma da risorsa contro il traffico cittadino, si sono presto trasformati in un incubo per automobilisti e pedoni. Un pericolo per gli altri e anche per chi li conduce. Nel 2020 sono stati 120 i feriti gravi e una vittima. Nei primi quattro mesi 2021, 46 i feriti gravi e tre le vittime. L’ultima vittima è Miriam Segato, la trentunenne di Capalbio investita a Parigi da due ragazze a bordo di un monopattino elettrico. I monopattini in condivisione nelle grandi città ammonterebbero a 27.000 e oltre 125.000 quelli di proprietà. A mancare è una regolamentazione precisa. In Senato è approdato un Ddl sulla sicurezza dei monopattini. Tra le novità l’assicurazione obbligatoria, i limiti di velocità in base all’età, l’obbligo del casco e giubbetto ad alta visibilità e lotta alla sosta selvaggia. Lei che ne pensa? Sarà comunque il mezzo di locomozione del futuro?
Antonio Cascone
Padova
Caro Antonio, che il monopattino possa essere uno dei mezzi di locomozione urbana del futuro non ci sono dubbi.
Federico Monga