Gentile Direttore, il grande successo del raduno dei giovani a Milano per protestare contro l’inquinamento della terra e del surriscaldamento globale, ha visto Greta Thunberg, la leader indiscussa, parlare a tu per tu con Draghi, sfidare i potenti, criticarli per il bla bla che secondo la sedicenne svedese connoterebbe finora il loro impegno per salvare la Terra. Piacerebbe che questi concetti e queste proteste sacrosante si svolgessero o fossero rivolte anche e soprattutto alla Cina, il principale Paese inquinatore al mondo, che emette gas serra più di tutti gli altri paesi del globo, avvalendosi di centrali energetiche a carbone che invece le altre nazioni stanno dismettendo. La Cina ha aumentato del 15 per cento le emissioni di Co2 né sembra essere sensibile per ora alle tematiche ambientali, il bla bla a Pechino non lo si sente neppure.
Elvira Pierri
Napoli
Cara Elvira, la Cina in materia ambientale è un gigante di contraddizioni. Sicuramente è, e rimane, il Paese più inquinante al mondo. Ma in una prospettiva di medio e lungo termine, Pechino si trova al momento al primo posto nel mondo come produttore di energia eolica e solare.
Inquinamento globale, la doppiezza della Cina