Egregio direttore, dalla lettura di articoli economici si evince che la causa principale delle delocalizzazioni delle imprese risieda nel rigido rapporto tra il costo del lavoro ed il prezzo del prodotto finito, e che ciò dipenderebbe dalla mancanza di democrazia economica nel nostro sistema produttivo, cioè dalla mancata partecipazione della rappresentanza operaia alle decisioni imprenditoriali nelle crisi di impresa che possono condurre a delocalizzare. Ciò è vero, ma è anche vero che sulle decisioni di delocalizzazione incidono anche altri fattori nel nostro Paese: la difficile conversione della mano d’opera, la durata dei processi giudiziari, la pressione fiscale, la penetrante intrusione della delinquenza organizzata nei processi produttivi.
Antonio Durante
Napoli
Caro Antonio, non nascondiamoci: la prima ragione della delocalizzazione è l’incolmabile differenza del costo del lavoro. L’Italia, con tutti i suoi difetti, così come la Germania, la Francia e la maggior parte dei Paesi occidentali non potranno mai competere in quanto a costi, tutela dei diritti con l’Est Europa né tantomeno con l’Estremo Oriente.
Federico Monga