Gentile Direttore, un termine che - almeno a me - sta diventando insopportabile è quello dei cosiddetti ”furbetti”. Leggiamo e ascoltiamo in tv, ogni giorno, di scandali, truffe, contraffazioni. Dalle dichiarazioni mendaci per avere il reddito di cittadinanza, vera stortura, a quelli che inventano (finanche) green pass falsi, con grave nocumento per la salute pubblica di noi tutti. La parola “furbetti”, insomma, diventa quasi un eufemismo che attenua la portata delinquenziale di tali crimini, che costano all’erario pubblico e a tutta la collettività nel modo in cui ci siamo detti. Sono reati gravissimi in spregio dello Stato e delle regole della convivenza democratica e vanno puniti severamente. Chi li compie è un delinquente matricolato, altro che furbo e, addirittura, con la forma vezzeggiativa.
Elvira Pierri
Napoli
Cara Elvira, diamo uno sguardo al vocabolario. Furbetto è un po’ vezzeggiativo ma molto dispregiativo, soprattutto da qualche anno dopo il caso di Ricucci e compagni.
Federico Monga