Le mascherine e l'incentivo
che serve per non sporcare

Le mascherine e l'incentivo che serve per non sporcare
Lunedì 20 Settembre 2021, 23:55
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Gentile Direttore, come riporta Legambiente, occorrono poco meno di 8 minuti per imbattersi in un guanto abbandonato e poco meno di 11 minuti per incontrare altri rifiuti legati alla crisi pandemica. Sono stati individuati ben 680 rifiuti legati alla crisi pandemica, in media 45 rifiuti per ogni chilometro di percorso cittadino. I rifiuti maggiormente presenti sono state le salviette per l’igiene delle mani (419 pari al 61,6% del totale), seguite dalle mascherine (218 pari al 32,1% del totale) e dai guanti (25 pari al 3,7% del totale). Chiudono le altre tipologie di rifiuti come gli imballaggi delle mascherine o del gel igienizzante che complessivamente rappresentano il 2,6% del totale dei rifiuti con un valore medio di 1,2 per ogni chilometro. Le sembra una cosa normale? Che vergogna! E come uscirne?


Adriano Pistilli
Napoli

Caro Adriano, che le devo dire è un segno, purtroppo l’ennesimo, di inciviltà, di mancanza di rispetto per il futuro, alla fine anche di autolesionismo. Non è solo una questione di decoro, ma di salute pubblica.

Ricordo che mascherine, guanti e salviette sono realizzati con molte fibre di plastica, che possono permanere nell’ambiente per decenni contribuendo alla formazione micro e nano plastiche. Le micro e le nanoplastiche sono causa di malattie molto gravi, compreso un fattore di aumento della possibilità di prendersi il tumore allo stomaco. Per definire chi butta rifiuti così pericolosi per l’ambiente e la nostra salute non mi viene in mente altra definizione che «imbecilli». Cosa fare? Non invoco le multe perché sono sicuro che nessuno controllerebbe e le applicherebbe. Forse ci vorrebbe una campagna pubblicitaria e culturale choc come è stato fatto per il fumo, con immagini molto forti sulle conseguenze per un banale ma scellerato gesto personale e forse bisognerebbe incentivare la raccolta dei cittadini, come avveniva nella New York degli anni Ottanta quando la città pagava un centesimo di dollaro a lattina riportata. Alla lunga conviene. 

Federico Monga

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