Come (e se) arrivare all'obbligo vaccinale

Egregio Direttore, noto ancora tanta confusione sul Green Pass obbligatorio. Eppure non c’è tempo da perdere! Il governo deve accelerare sull’obbligo per tutti, sia nel pubblico che nel privato, ed estendere l’obbligatorietà anche per chi esercita la libera professione, facendo un controllo attraverso gli Albi Professionali. E occorre monitorare - le modalità ci sono - se l’obbligo vaccinale venga effettivamente assolto da tutti, ho dei forti dubbi. Intanto ne approfitto per dare i miei complimenti alle forze dell’ordine, che hanno stanato con dei blitz i No Vax in diverse Regioni: queste persone volevano destabilizzare il Paese con atti delinquenziali. Mi auguro innanzitutto, però, che al più presto il Governo metta un punto fermo sull’obbligatorietà, per il bene di tutti. È fondamentale, che ne pensa? 

Cav.Alberto Improta
Roma

Caro Alberto, le faccio una premessa: come sa chi legge questa nostra rubrica sono un ultrà della scienza, mi affido a chi conosce, non credo ai complotti internazionali, diffido del sentito dire e degli improvvisati stregoni, ho prenotato il vaccino un secondo dopo il via libera per la mia fascia di età, così ha fatto tutta la mia famiglia.

Credo, però, che l’obbligo vaccinale debba arrivare alla termine di un percorso. Un percorso complesso. Prima viene la salute, come si dice, nostra e degli altri. Però di mezzo ci sono anche altri valori fondanti per una democrazia: primo fra tutti la libertà di cura che portata all’estremo può essere anche intesa come libertà di non curarsi. Serve quindi, e il governo con l’aiuto degli scienziati lo sta facendo, un lungo e duro lavoro di persuasione. Se ne è convinto pure Matteo Salvini. Giusto darsi un obiettivo di copertura vaccinale molto elevato, alle soglie dell’effetto gregge. Poi, se non si raggiungerà, ma solo allora, ancora più giusto sarà imporre l’obbligo. Perché, come diceva Martin Luther King, «La mia libertà finisce dove comincia la vostra».