Gentile direttore, è dai tempi di Aldo Moro, di Ugo La Malfa e Giuseppe Mancini che sentiamo parlare dello sviluppo del Mezzogiorno. C’è sempre qualcuno a Palazzo Chigi che annuncia il suo rilancio. Di promesse ne sono state fatte tante e di classi politiche ne sono cambiate molte, ma del rilancio (o lancio) del Mezzogiorno non v’è traccia. L’unica evidenza è l’esodo di massa dei giovani, il futuro della Nazione. Il primo ministro Mario Draghi, ospite del forum Verso Sud promosso dal ministro Mara Carfagna, ha sottolineato la «volontà di immaginare e costruire un Mezzogiorno diverso». Questa volta che sia quella buona per il Sud, per l’Italia. Senza il Sud il Paese non avrà mai una vera ripartenza ed ora come non mai ce n’è bisogno.
Antonio Cascone
Padova
Caro Antonio,
non è vero che dal Dopoguerra sono state fatte solo parole sul rilancio del Sud. Lo ha ricordato il presidente del consiglio Mario Draghi a Sorrento la scorsa settimana: «Dagli anni ‘50 fino alla crisi petrolifera del ‘73, sospinto anche dagli investimenti pubblici, il Sud è cresciuto a una velocità superiore al Nord.
Federico Monga